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Quando preoccuparsi per la depressione

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Quando preoccuparsi per la depressione
  1. Cos’è la depressione maggiore?

La depressione maggiore è un disturbo dell’umore che causa sentimenti persistenti di tristezza, vuoto emotivo e mancanza di interesse o piacere nelle attività quotidiane. Questi sintomi possono interferire gravemente con la vita quotidiana, compromettendo la capacità di lavorare, studiare, dormire, mangiare e godersi la vita.

Contrariamente alla tristezza temporanea o alle oscillazioni dell'umore che tutti sperimentano occasionalmente, la depressione maggiore è persistente e spesso richiede un trattamento specifico. I sintomi non si risolvono da soli: il mancato intervento può portare a complicanze come problemi di salute fisica, isolamento sociale e, nei casi più gravi, il suicidio.

 Esistono diverse varianti del disturbo depressivo maggiore, tra cui: 

  • Depressione maggiore con episodi ricorrenti: il paziente sperimenta più episodi depressivi nel corso della vita
  • Depressione maggiore con caratteristiche stagionali: nota anche come disturbo affettivo stagionale (SAD), questa forma è legata ai cambiamenti stagionali e spesso peggiora durante l’autunno e l’inverno
  • Depressione maggiore con caratteristiche psicotiche: oltre ai sintomi depressivi, la persona può avere deliri o allucinazioni
  • Depressione post-partum: colpisce alcune donne dopo il parto e può essere particolarmente debilitante se non trattata.
  1. Quali sono le cause e i fattori di rischio della depressione maggiore?

La depressione maggiore è una condizione complessa e multifattoriale, in cui giocano un ruolo variabile sia elementi biologici che psicologici e ambientali. Non esiste una singola causa che determini lo sviluppo della depressione, ma piuttosto una combinazione di una serie di fattori: 

  • Fattori biologici: uno dei fattori principali alla base della depressione maggiore è un alterato equilibrio dei neurotrasmettitori nel cervello come la serotonina, la noradrenalina e la dopamina, che influenzano l'umore, il sonno, l'appetito e la motivazione. Tuttavia, la chimica cerebrale da sola non spiega interamente il disturbo
  • Fattori genetici: le persone con una storia familiare di depressione maggiore hanno maggiori probabilità di sviluppare il disturbo
  • Fattori psicologici: eventi stressanti della vita, come la perdita di una persona cara, la disoccupazione, un divorzio o altri traumi emotivi, possono essere fattori scatenanti per un episodio di depressione. Inoltre, le persone con una bassa autostima o che tendono a essere pessimiste o troppo critiche verso sé stesse possono essere più inclini a sviluppare il disturbo
  • Fattori ambientali: l'ambiente sociale e culturale in cui una persona vive può influenzare il rischio di depressione. Ad esempio l’isolamento sociale, condizioni economiche difficili, la mancanza di supporto sociale e lo stress cronico possono contribuire allo sviluppo della malattia. In alcune società, lo stigma associato alla malattia mentale può anche impedire alle persone di cercare aiuto, aggravando ulteriormente i sintomi.
  1. Come si manifesta la depressione maggiore?

I sintomi della depressione maggiore sono numerosi e possono variare in intensità da persona a persona. Tuttavia, i sintomi più comunemente riscontrati in chi soffre di depressione maggiore sono:

  • Umore depresso per la maggior parte del giorno: la persona si sente triste, vuota o senza speranza quasi ogni giorno
  • Perdita di interesse o piacere: c'è una marcata riduzione dell'interesse o del piacere nelle attività quotidiane, anche in quelle che un tempo risultavano gratificanti
  • Disturbi del sonno: insonnia o ipersonnia sono sintomi comuni. Alcuni pazienti non riescono a dormire e altri che dormono eccessivamente
  • Cambiamenti nell’appetito e nel peso: alcuni individui possono sperimentare una perdita di appetito significativa, mentre altri possono mangiare in modo eccessivo, portando a cambiamenti notevoli nel peso
  • Affaticamento e mancanza di energia: le persone con depressione maggiore spesso si sentono costantemente stanche, anche senza aver compiuto sforzi fisici significativi
  • Difficoltà di concentrazione: le persone possono avere problemi a concentrarsi, prendere decisioni o a ricordare dettagli
  • Sentimenti di inutilità o di colpa: questi sentimenti sono spesso sproporzionati rispetto alla realtà e possono portare a pensieri di autocritica o autolesionismo
  • Pensieri di morte o suicidio: nei casi più gravi, la persona può avere pensieri ricorrenti di morte o suicidio. Questo sintomo richiede un intervento immediato. 
  1. Come viene fatta la diagnosi di depressione maggiore?

Diagnosticare la depressione maggiore è un processo che richiede una valutazione clinica approfondita da parte di un professionista della salute mentale. La diagnosi viene effettuata attraverso l’osservazione dei sintomi, la storia clinica del paziente e, in alcuni casi, test psicologici standardizzati.

 Il manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM-5) definisce criteri precisi per la diagnosi della depressione maggiore. Perché la diagnosi sia confermata, devono essere presenti almeno cinque dei sintomi sopra elencati per un periodo di almeno due settimane e queste condizioni devono rappresentare un cambiamento rispetto allo stato precedente del paziente.

È fondamentale anche escludere altre possibili cause dei sintomi depressivi, come patologie fisiche (disturbi tiroidei, malattie neurologiche) o effetti collaterali di farmaci. Ciò può richiedere una valutazione medica completa, compresi esami del sangue o test specifici.

  1. Quando preoccuparsi per la depressione?

La depressione maggiore non si sviluppa improvvisamente, ma tende a progredire nel tempo. Esistono infatti alcuni segni e sintomi che non devono essere ignorati e che possono indicare la necessità di un intervento immediato. I principali sono:

  • Tristezza persistente e perdita di interesse: quando una persona sperimenta una tristezza continua per più di due settimane, accompagnata dalla perdita di interesse per attività che un tempo risultavano piacevoli, tutto ciò potrebbe essere un segno di depressione maggiore
  • Cambiamenti significativi nel sonno e nell’appetito: sia l'insonnia che l'ipersonnia, così come cambiamenti significativi nell'appetito o nel peso, sono segnali di allarme. Se questi sintomi si protraggono nel tempo, possono indicare una depressione maggiore e richiedono una valutazione medica
  • Affaticamento e mancanza di energia: la stanchezza cronica e la mancanza di energia, specialmente se non migliorano con il riposo, sono campanelli d’allarme da non sottovalutare. Chi soffre di depressione maggiore spesso si sente incapace di svolgere anche le attività più semplici, come alzarsi dal letto o andare al lavoro
  • Pensieri suicidari: forse il segno più preoccupante è la presenza di pensieri suicidari o di autolesionismo. Se una persona esprime il desiderio di morire o di farsi del male, è fondamentale intervenire immediatamente cercando aiuto da professionisti o chiamando numeri di emergenza
  • Irritabilità e sensi di colpa: non sempre la depressione si manifesta con tristezza perché in alcuni pazienti, specialmente negli uomini, può emergere attraverso irritabilità o scoppi d'ira. Anche i sentimenti di colpa e inutilità, specialmente se non giustificati dalla situazione reale, sono segnali di una depressione potenzialmente grave.
  1. Come si tratta la depressione maggiore?

Il trattamento della depressione maggiore varia in base alla gravità dei sintomi e alle esigenze individuali del paziente. Le opzioni principali includono la psicoterapia, i farmaci antidepressivi.

 La psicoterapia è spesso il primo passo nel trattamento della depressione, specialmente per i casi lievi o moderati. Le forme più efficaci di psicoterapia per la depressione maggiore includono:

  • Terapia cognitivo-comportamentale (TCC): questo approccio aiuta i pazienti a riconoscere e modificare i pensieri negativi e disfunzionali che alimentano la depressione
  • Terapia interpersonale (IPT): si concentra sulle relazioni e sulla comunicazione, aiutando il paziente a migliorare i rapporti sociali e a gestire meglio i conflitti.

 I farmaci antidepressivi sono spesso prescritti nei casi di depressione maggiore moderata o grave. Questi farmaci agiscono sui neurotrasmettitori del cervello, migliorando l'umore e riducendo i sintomi depressivi. Esistono diverse classi di antidepressivi, tra cui:

  • Inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI): sono tra i farmaci più comunemente prescritti, come fluoxetina e sertralina
  • Inibitori della ricaptazione della serotonina e noradrenalina (SNRI): i più comuni sono la venlafaxina e la duloxetina
  • Antidepressivi triciclici: sono utilizzati meno frequentemente, a causa degli effetti collaterali.

 Oltre alla psicoterapia e ai farmaci, ci sono altre strategie che possono essere utili nel trattamento della depressione maggiore. L'esercizio fisico regolare, una dieta equilibrata e una buona igiene del sonno sono fondamentali per il benessere mentale. Alcune persone trovano utili anche la meditazione, la mindfulness e altre tecniche di gestione dello stress.

 

Dott. Giorgio Sciarra

Dott. Giorgio Sciarra

Opera presso il Policlinico Umberto I di Roma, dove si sta specializzando in Reumatologia, dopo essersi laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università La Sapienza di Roma con il massimo dei voti. E’ esperto di divulgazione scientifica sui temi della salute, del benessere e dell’alimentazione.

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