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2 Minuti
| 27/05/2025 |
Dott.ssa Claudia Brattini
Salute e Benessere

Farmaci e sole: quali medicinali possono causare fotosensibilità

Farmaci e sole: quali medicinali possono causare fotosensibilità
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In questi ultimi anni, si registra un notevole aumento di reazioni di fotosensibilità dovute all'assunzione di farmaci sistemici o all'applicazione sulla pelle di creme, profumi, cosmetici o piante medicinali. Probabilmente una causa è imputabile alla riduzione dello strato di ozono con conseguente incremento delle radiazioni ultra violette. Quando ci si espone al sole bisogna prestare attenzione ad eventuali terapie farmacologie che si stanno assumendo. Alcuni medicinali, infatti, possono rendere la pelle più sensibile alle radiazioni solari, provocando reazioni indesiderate. Analizzeremo in questo articolo:

  • La definizione di farmaci fotosensibilizzanti
  • L'elenco dei medicinali che più comunemente causano questo effetto
  • I sintomi delle reazioni di fotosensibilizzazione
  • Le strategie preventive efficaci

Cosa sono i farmaci fotosensibilizzanti

Si tratta di sostanze medicinali che aumentano la sensibilità della pelle alle radiazioni ultraviolette. Quando questi farmaci o i loro prodotti di degradazione si depositano nei tessuti cutanei e vengono esposti alla luce solare o artificiale, possono innescare reazioni anomale. Si tratta di reazioni fototossiche o fotoallergiche che solitamente sono manifestazioni cutanee come dermatiti, eczemi a seguito dell’esposizione al sole.

Diverse categorie farmacologiche possono provocare questo effetto collaterale:

  • Antibiotici (in particolare tetraciclina, chinoloni e sulfamidici)
  • Antinfiammatori non steroidei (come diclofenac, ketoprofene e piroxicam) *
  • Farmaci per il cuore (ad esempio amiodarone)
  • Diuretici (specialmente l'idroclorotiazide)
  • Farmaci antidepressivi (fluoxetina, paroxetina)
  • Antistaminici (cetirizina, loratadina)
  • Trattamenti per l'acne (isotretinoina)
  • Farmaci antipsicotici (come la clorpromazina)
  • Evita l’esposizione al sole dopo l’applicazione di gel/cerotti a base di ketoprofene fino a 5 settimane dopo l'applicazione.

Come si manifestano le reazioni di fotosensibilizzazione

Le reazioni da fotosensibilizzazione comprendono le reazioni fototossiche o fotoallergiche che solitamente si manifestano a livello cutaneo con dermatiti, eczemi, ecc. a seguito dell’esposizione al sole. Le reazioni cutanee possono presentarsi in vari modi, oltre ad arrossamenti possono comparire eruzioni cutanee, prurito, alterazioni della pigmentazione, e dermatiti fotoallegiche da contatto. Queste manifestazioni interessano tipicamente le zone esposte alla luce solare come viso, collo, mani e braccia. Nel caso in cui si verifichi una reazione di fotosensibilità indotta da farmaco occorre sospenderlo ed evitare l’esposizione alla luce solare. Nei casi più gravi si può ricorrere all’uso di un farmaco cortiscosteroide sia a livello topico che sistemico.

Come prevenire le reazioni da farmaci fotosensibilizzanti

Per ridurre il rischio di reazioni avverse è consigliabile chiedere informazioni al proprio medico o farmacista sui potenziali effetti fotosensibilizzanti dei medicinali prescritti. E' importante quindi limitare l'esposizione solare, specialmente nelle ore di massima intensità e proteggere la pelle con abbigliaimmento adeguato e cappelli, applicando sempre protezioni solari con fattore di protezione elevato (SPF 50+). La crema solare va applicata mezz'ora prima di esporsi al sole e rinnovata regolarmente. Valutare con il medico, sulla base delle condizioni individuali, l'eventuale sospensione temporanea del farmaco fotosensibilizzante

Essere informati sui medicinali che causano fotosensibilità e adottare le appropriate misure preventive consente di proteggersi efficacemente e di godere del sole senza rischi per la salute.

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Dott.ssa Claudia Brattini

(452 articoli)
All'esperienza di Farmacista ha affiancato quella della divulgazione scientifica nell'ambito della salute, approfondendo tematiche legate alla specializzazione in nutrizione e chimica degli alimenti. E' Giornalista e ha svolto un master di Comunicazione della Salute & Digital Marketing Sanitario, Giornalismo e Data Journalism.
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