Perimenopausa: cos’è, quanto dura e come affrontarla con i consigli della ginecologa

Intervista alla Dottoressa Elisabetta Colonese Medico Chirurgo Specialista in Ginecologia ed Ostetricia
La perimenopausa rappresenta un periodo transitorio che ogni donna attraversa prima di raggiungere la menopausa completa. Questa fase biologica è caratterizzata da importanti oscillazioni ormonali che possono estendersi per alcuni anni e manifestarsi con diversi sintomi che influenzano il benessere quotidiano. In questo articolo analizzeremo con la Dottoressa Dott.ssa Elisabetta Colonese, Medico chirurgo specialista in Ginecologia ed Ostetricia cosa comporta la perimenopausa, quali sono i segnali distintivi e quali approcci adottare anche nello stile di vita per viverla serenamente.
Dottoressa Colonese, cos'è la perimenopausa?
“La perimenopausa costituisce il periodo di durata variabile che precede la menopausa vera e propria, ossia l'assenza della mestruazione per 12 mesi di seguito associata ad incapacità riproduttiva e dovuta a cambiamenti ormonali come aumento dell’FSH e un abbassamento drastico della AMH ( Ormone anti mulleriano); questi cambiamenti ormonali sono associati anche ad alterazione degli estrogeni, del progesterone e del testosterone e tutto ciò può provocare in perimenopausa alterazioni del ciclo mestruale che possono essere completamente irregolari: le mestruazioni possono arrivare ogni 2-3 mesi oppure, a contrario, più spesso, anche ogni due settimane."
Possono comparire anche dei cicli particolarmente abbondanti?
“Sì, i cicli possono anche essere lunghi e molto abbondanti – menometrorragici - provocando in certi casi anche delle emorragie. Questo può determinare anemia, stanchezza e può alterare il sonno.”
Quali analisi cliniche si possono prescrivere per comprendere lo stadio della perimenopausa?
“Si può effettuare un prelievo di sangue ormonale dal secondo al quinto giorno del ciclo per capire a che punto della perimenopausa o della menopausa si trova la paziente. Oltre a valutare i valori di LH (ormone luteinizzante) FSH, progesterone e prolattina è importante valutare anche la funzionalità della tiroide (TSH reflex).”
Quali sono i sintomi più comuni della perimenopausa?
“In perimenopausa possono cominciare ad affacciarsi dei sintomi che sono tutti collegati alle alterazioni ormonali, sono naturali e variano da persona a persona declinandosi in modalità più o meno a impattanti. Tra i più comuni ci sono le vampate, l'alterazione del tono dell'umore, la nebbia mentale - la Brain fog - l'insonnia, il calo della libido, l’osteoporosi, la secchezza delle mucose della vulva e della vagina ma anche della pelle.”
Come si possono contrastare questi sintomi?
“Durante la perimenopausa, esistono diverse strategie per gestire i sintomi in modo efficace. Ad oggi abbiamo gli strumenti necessari per gestire perimenopausa e menopausa in modo eccellente: partendo dagli integratori è importante valutare se ci sono delle carenze di vitamina D o di minerali come il magnesio, se c’è carenza di ferro o anemia si può integrare con ferro e vitamine del gruppo B. Esistono numerosi integratori anche per tenere a bada le vampate e l’irrequietezza in quanto mimano l’effetto degli estrogeni ma vanno valutati caso per caso. Possono essere utili anche vitamine e omega-3, importanti per l’assetto cardiovascolare, antiossidanti come il resveratrolo, il coenzima Q10 e la astaxantina, tutte armi molto valide. Durante la menopausa vera e propria, invece, con lo specialista si può valutare la terapia ormonale sostitutiva con ormoni sintetici o bioidentici, sempre a patto che la paziente non presenti controindicazioni assolute o relative. In particolare, gli ormoni bioidentici sono molto simili a quelli che produce il nostro corpo e consentono di gestire questa fase della donna in modo molto specifico da persona a persona e quindi creando una cura maggiormente personalizzata. La terapia ormonale, tuttavia, richiede un controllo approfondito prima della prescrizione.”
E nello stile di vita quali accorgimenti suggerisce?
“È importantissimo garantire un buon trofismo del muscolo perché in perimenopausa si può andare incontro a sarcopenia, il muscolo si atrofizza; pertanto, è importantissimo continuare a fare attività fisica. Sono ottimi gli allenamenti con dei pesi, in linea con quella che è la propria struttura osteoarticolare, ma vanno benissimo anche delle attività come il pilates ad esempio. Inoltre, sono fondamentali l'idratazione e una corretta alimentazione dove non dovrebbero mancare proteine di alta qualità come le uova (possibilmente di qualità, allevate all'aperto e senza antibiotici) carne, pesce, verdura e frutta di stagione e i carboidrati, limitando i cibi ultra-raffinati. Può essere utile curare l'aspetto alimentare con il supporto di uno specialista in quanto è molto importante mantenere il giusto peso corporeo.”
La perimenopausa rappresenta un passaggio fisiologico inevitabile che può risultare talvolta complesso da gestire. Conoscere i sintomi e implementare strategie personalizzate permette di affrontare questo cambiamento con maggiore consapevolezza. È importante rivolgersi allo specialista per individuare soluzioni personalizzate.
