Salute e Benessere

Stipsi

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Stipsi

1. Stipsi, un problema da non sottovalutare

2. Stipsi: perché colpisce principalmente le donne?

3. Cause e complicanze della stipsi

4. Come curare la stipsi?

5. Integratori per la stitichezza


1. Stipsi, un problema da non sottovalutare

La stitichezza, o stipsi, è un problema gastrointestinale comune caratterizzato da movimenti intestinali difficili o poco frequenti, spesso associati a feci secche o dure. È importante non sottovalutarla, poiché può avere effetti negativi sulla salute e sul benessere.

La stipsi cronica colpisce una porzione importante della popolazione italiana, stimata tra il 15 e il 20 per cento. Circa l’80% sono donne, con un’età media di 50 anni.


2. Stipsi: perché colpisce principalmente le donne?

“La stipsi è donna”. Quante volte abbiamo sentito pronunciare questa frase? In effetti la stitichezza è una condizione che può colpire sia gli uomini che le donne, ma che si verifica molto più comunemente nelle donne. Ciò può essere dovuto a diversi fattori, tra cui:

  • Ormoni: le fluttuazioni ormonali, come quelle legate al ciclo mestruale, alla gravidanza o alla menopausa possono influenzare il funzionamento del sistema digestivo e contribuire alla stitichezza nelle donne. Ad esempio, i cambiamenti ormonali possono rallentare il movimento intestinale e causare una maggiore ritenzione di acqua, che può portare a feci più secche e dure
  • Ciclo mestruale: con l’arrivo del ciclo mestruale si alternano due tipi di ormoni che causano effetti opposti sull’intestino. Da un lato gli estrogeni che aumentano i movimenti intestinali, dall’altro i progestinici che li rallentano e riducono il numero delle evacuazioni. Soprattutto nelle donne con problemi di colon irritabile (IBS), le mestruazioni possono aumentare i sintomi di chi soffre di dolore addominale e flatulenza e peggiorare la stipsi
  • Dieta ed abitudini alimentari: le donne spesso seguono diete o regimi alimentari per ragioni legate alla salute, al controllo del peso o alle preferenze alimentari. Ciò può influenzare le loro abitudini intestinali: ad esempio una dieta povera di fibre o una cattiva idratazione possono contribuire alla stitichezza
  • Stress: le donne tendono ad essere più suscettibili rispetto agli uomini allo stress cronico, che influenza il funzionamento del sistema digestivo e può contribuire alla stitichezza
  • Peso corporeo: le donne spesso sperimentano cambiamenti di peso più frequenti rispetto agli uomini, ad esempio durante la gravidanza o a causa di diete. Le variazioni di peso possono influenzare il transito intestinale
  • Dolore pelvico: condizioni come l'endometriosi o i fibromi uterini possono causare dolore pelvico, che a sua volta può influenzare il processo di evacuazione e contribuire alla stitichezza.


3. Cause e complicanze della stipsi

La stipsi cronica può essere causata da vere e proprie disfunzioni motorie intestinali e anorettali, oppure da patologie come la diverticolosi, le malattie infiammatorie croniche intestinali, il tumore del colon-retto. Fra le malattie croniche che spesso si accompagnano a stipsi vi sono anche il morbo di Parkinson, il diabete e alcune malattie neurologiche.

Alcuni farmaci come anestetici, analgesici, antiacidi, anticolinergici, antidepressivi possono rallentare il transito delle feci lungo l'intestino. Anche l'uso eccessivo o improprio di lassativi può portare ad una perdita della normale funzione intestinale.

Per quanto riguarda le complicanze, invece, nei soggetti con stipsi è particolarmente frequente il fecaloma: è una situazione patologica nella quale le feci nel retto e nell’ultima parte dell’intestino crasso si induriscono e bloccano completamente il transito delle altre feci. Il fecaloma provoca crampi, dolore rettale e intensi ma inutili sforzi per defecare. In alcuni casi, muco acquoso o feci liquide riescono a superare il blocco, a volte dando una falsa impressione di diarrea (diarrea da sovrafflusso). Il fecaloma è particolarmente comune negli anziani, soprattutto nei soggetti allettati o con ridotta attività fisica, e nelle donne incinte.

Le feci dure ed i continui sforzi inoltre possono provocare un rialzo della pressione sanguigna (con possibili emorragie) e il prolasso delle emorroidi.


4. Come curare la stipsi?

Il primo consiglio utile è sicuramente quello di idratarsi e di attenersi ad una dieta ricca di fibre. Acqua e fibre aiutano ad ammorbidire le feci e a promuovere il movimento intestinale. Tra gli alimenti ricchi di fibre ci sono la frutta, la verdura, i cereali integrali, i legumi, i semi e le noci.

In alcuni casi, i lassativi da banco possono essere utilizzati per alleviare temporaneamente la stitichezza. Tuttavia, è importante usarli con moderazione e sotto la supervisione di un medico, in quanto l'uso eccessivo può avere effetti collaterali e non risolve la causa sottostante della stitichezza.

All’alimentazione poi bisogna associare uno stile di vita attivo, limitando per quanto possibile la sedentarietà e cercando di favorire gli spostamenti a piedi o in bicicletta.


5. Integratori per la stitichezza

Gli integratori possono essere utili nell’ambito di una strategia di gestione della stitichezza. Tra di essi troviamo:

  • Psillio: lo psillio è una fonte di fibre solubili che può essere assunto come integratore. Le fibre del psillio possono aumentare il volume delle feci e ammorbidirle, favorendo il movimento intestinale. È importante bere molta acqua quando si assume lo psillio
  • Metilcellulosa: la metilcellulosa è un altro tipo di fibra solubile che agisce in modo simile allo psillio. Può essere utilizzata come integratore per aumentare l'apporto di fibre nella dieta
  • Mirtillo rosso: l'estratto di mirtillo rosso è stato studiato per il suo potenziale effetto benefico sulla funzione intestinale. Può essere assunto sotto forma di integratore, ma la sua efficacia nella gestione della stitichezza è ancora oggetto di studi
  • Magnesio: il magnesio è un minerale che può avere effetti lassativi quando assunto in dosi elevate. Tuttavia, l'assunzione eccessiva di magnesio può causare diarrea e altri effetti collaterali, quindi è importante usarlo con cautela e sotto la supervisione di un medico
  • Olio di semi di lino: l'olio di semi di lino è una fonte di acidi grassi omega-3 e di fibra solubile, che può aiutare ad ammorbidire le feci. Può essere assunto come integratore o aggiunto a cibi o bevande.

Infine, i probiotici contengono batteri benefici che possono aiutare a regolare la flora intestinale e favorire il movimento intestinale regolare. Alcuni probiotici, in particolare quelli contenenti lattobacilli, possono essere utili nella gestione della stitichezza.

Dott.ssa Martina Amenta

Dott.ssa Martina Amenta

Redattrice RAI esperta nell'ideazione, nella produzione e nella gestione di contenuti multicanale, dalla TV al mondo Web, che si è specializzata nell’ambito della medicina e della salute. Attualmente è impegnata nei programmi TV "CHECK UP", in onda su RAI UNO, ed ELISIR in onda su RAI TRE. Tra le sue esperienze precedenti “UNO MATTINA” (RAI UNO) e “KALIPE” (RAI DUE).

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