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3 Minuti
| 15/05/2025 |
Dott.ssa Claudia Brattini
Cucina

Cos'è la celiachia e come affrontarla?

Cos'è la celiachia e come affrontarla?
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In corrispondenza della Giornata Internazionale della Celiachia (16 Maggio) ricorre la Settimana della Celiachia, un evento che nasce per sensibilizzare sulla corretta informazione della celiachia e sulla dieta senza glutine. Una settimana utile per accendere i riflettori sui falsi miti che spesso contribuiscono a generare cattiva informazione in merito a questa patologia.

La celiachia - dal greco koilía, cavità, ventre - un tempo veniva considerata malattia rara, oggi invece si stima che colpisca circa l’1% della popolazione in qualsiasi fascia di età, più frequentemente le donne, e che non tutti i soggetti celiaci siano riconosciuti a causa della variabilità clinica della malattia.

Ad oggi non sono ancora noti i fattori che scatenano la malattia, talvolta anche dopo anni di tolleranza al glutine.

COS’È LA CELIACHIA?

La celiachia (CD) è una malattia autoimmune che si verifica in individui geneticamente predisposti che sviluppano una reazione immunitaria provocata dall’ingestione di cereali contenenti glutine, come frumento, segale e orzo.

In particolare, è la gliadina la componente del glutine responsabile della risposta immunitaria e che è scarsamente digerita dagli enzimi a livello gastro-intestinale.

Le conseguenze della patologia, se non si sospende l’assunzione di glutine, possono arrivare sino alla distruzione della mucosa nel tratto dell’intestino tenue e l’atrofia della mucosa intestinale, che determina la perdita della capacità di assorbire i nutrienti.

I sintomi possono essere intestinali - come diarrea, dolore addominale, meteorismo - ed extra intestinali - anemia, stanchezza, dermatite e stomatite aftosa ricorrente.

La celiachia non è una patologia transitoria e l’unico trattamento attualmente disponibile è una rigorosa e permanente dieta priva di glutine, che comprenda ad esempio mais, riso, grano saraceno, patate, amaranto, manioca, miglio, quinoa, prodotti dietetici senza glutine (es. mix di farine, pane e sostituti del pane, pasta).

Sul piano legislativo, gli alimenti contenenti glutine, sia come ingrediente sia come additivo, devono obbligatoriamente indicare in etichetta la presenza del glutine.

La dicitura “senza glutine”, di contro, può apparire in etichetta solo per gli alimenti che hanno un contenuto in glutine inferiore alle 20 parti per milione (ppm) o mg/ kg.

Nell'intento della giornata c'è la sensibilizzazione anche su tematiche definite fake news.

La celiachia è una allergia?

Falso. La celiachia non è allergia. L’allergia al frumento (grano) è una condizione patologica completamente diversa dalla celiachia, coinvolge diversi meccanismi immunitari, e comporta pertanto anche reazioni differenti come l'eruzione cutanea e nei casi più gravia anche lo shock anafilattico.

Come riporta l'Istituto Superiore di Sanità:

I pesticidi utilizzati sul grano causano la celiachia?

Due sono i fattori scientificamente provati che causano la celiachia: la predisposizione genetica e l’assunzione di glutine. Da più di 12 mila anni l’uomo si nutre di frumento, ma il recente incremento delle diagnosi di celiachia ha aumentato l’interesse e lo studio su questa malattia legata all’assunzione di glutine sia biologico che non.

Il glutine è un veleno? Si deve sospettare del grano geneticamente modificato? Sono dunque i pesticidi utilizzati nei campi di grano a scatenare la malattia?

Non esiste alcuna prova scientifica né alcuna statistica che dimostri che mangiare grano trattato con i pesticidi possa favorire lo sviluppo di questa malattia.

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Dott.ssa Claudia Brattini

(442 articoli)
All'esperienza di Farmacista ha affiancato quella della divulgazione scientifica nell'ambito della salute, approfondendo tematiche legate alla specializzazione in nutrizione e chimica degli alimenti. E' Giornalista e ha svolto un master di Comunicazione della Salute & Digital Marketing Sanitario, Giornalismo e Data Journalism.
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