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3 Minuti
| 17/10/2025 |
Dott.ssa Claudia Brattini
Salute e Benessere

Benu News: influenza, allarme dal Giappone, l'epidemia H3N2 è un'anticipazione per l'Europa?

Benu News: influenza, allarme dal Giappone, l'epidemia H3N2 è un'anticipazione per l'Europa?
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Il Giappone dichiara lo stato di epidemia per l'influenza H3N2. Un'ondata di contagi che potrebbe anticipare la stagione invernale in Europa. Scopri le cause, i rischi e le strategie di prevenzione per proteggersi.

Con oltre 6.000 casi registrati nel solo mese di ottobre, le autorità sanitarie giapponesi hanno dichiarato ufficialmente lo stato di epidemia nazionale. Una situazione che gli specialisti internazionali osservano con attenzione, poiché potrebbe prefigurare lo scenario che attende l'Europa nei prossimi mesi invernali.

Le epidemie di virus influenzale tendono a verificarsi stagionalmente ogni anno, prevalentemente in inverno nei Paesi con clima temperato. In Giappone, questo di solito avviene verso la fine di novembre. Quest’anno, l’aumento dei casi è iniziato cinque settimane prima del solito. Vinod Balasubramaniam, virologo molecolare presso la Monash University Malaysia di Subang Jaya

Cosa rischia l'Europa?

Gli epidemiologi europei guardano al caso giapponese come a un indicatore predittivo. La stagionalità e le caratteristiche con cui circolano i virus suggeriscono che l'ondata asiatica potrebbe precedere di poche settimane un fenomeno analogo in Europa. Le autorità sanitarie continentali sono già in stato di allerta: i sistemi di sorveglianza sono stati intensificati e i protocolli di risposta sono in fase di preparazione per gestire un potenziale aumento dei casi. L'obiettivo è ottimizzare le scorte di vaccini, potenziare la capacità diagnostica e preparare il sistema sanitario a reggere l'urto.

H3N2: il ceppo virale

Al centro dell'ondata giapponese c'è il ceppo H3N2 dell'influenza di tipo A. Non si tratta di un virus sconosciuto: è la stessa variante che ha causato pesanti stagioni influenzali in Australia e Nuova Zelanda nei mesi scorsi. La sua capacità di diffusione rapida e la sua aggressività confermano un pattern di circolazione globale che ora minaccia anche le latitudini settentrionali.

Perché l'influenza colpisce così duramente?

Gli esperti hanno identificato un cocktail di fattori che ha alimentato questa esplosione epidemiologica. Le cause principali sono connesse tra loro e rappresentano una "habitat" perfetto per la diffusione del virus:

  • Ripresa del turismo: il ritorno ai flussi di viaggio internazionali post-pandemia ha riaperto le autostrade per la trasmissione transfrontaliera dei virus respiratori.
  • Cambiamenti climatici: l'alterazione dei cicli stagionali sta anticipando e intensificando i picchi influenzali, rendendoli meno prevedibili.

Come proteggersi: le 4 regole d'oro della prevenzione

La comunità scientifica è concorde sulle misure da adottare per limitare il rischio di contagio e le sue conseguenze. Si tratta di un protocollo articolato che combina strategie individuali e collettive.

Vaccinazione: lo scudo più efficace

Il pilastro della prevenzione resta il vaccino antinfluenzale. È la misura più efficace per ridurre l'incidenza dei contagi e, soprattutto, la gravità dei sintomi. La vaccinazione è fortemente raccomandata per le categorie a rischio (anziani, immunocompromessi, persone con patologie croniche) e per la popolazione generale.

Il Ritorno delle mascherine

L'uso di mascherine (chirurgiche o FFP2) in ambienti chiusi e affollati, come mezzi pubblici e negozi, si conferma uno strumento cruciale per limitare la trasmissione aerea del virus. Una pratica che abbiamo imparato a conoscere bene e che mantiene la sua validità.

Igiene

Le buone norme igieniche sono un baluardo essenziale. Lavare frequentemente le mani con acqua e sapone o con soluzioni idroalcoliche, disinfettare le superfici e non toccarsi occhi, naso e bocca sono comportamenti decisivi per interrompere la catena del contagio.

Proteggere i più fragili

Limitare volontariamente le interazioni sociali non necessarie, specialmente in caso di sintomi respiratori, è un atto di responsabilità. Questo approccio è fondamentale per proteggere le categorie più vulnerabili dall'esposizione al virus.

La lezione che arriva dal Giappone è chiara: la minaccia dei virus influenzali è reale e non va sottovalutata. L'esperienza della pandemia ha insegnato quanto sia cruciale un approccio coordinato per proteggere la salute pubblica.

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Dott.ssa Claudia Brattini

(540 articoli)
All'esperienza di Farmacista ha affiancato quella della divulgazione scientifica nell'ambito della salute, approfondendo tematiche legate alla specializzazione in nutrizione e chimica degli alimenti. E' Giornalista e ha svolto un master di Comunicazione della Salute & Digital Marketing Sanitario, Giornalismo e Data Journalism.
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