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| 25/08/2025 |
Dott. Giorgio Sciarra
Salute e Benessere

Come il legame tra uomo e animale influisce sulla salute mentale

Come il legame tra uomo e animale influisce sulla salute mentale
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26 agosto, Giornata mondiale del cane. Un'occasione per riflettere sull'importanza di questi animali nelle nostre vite e sulla nostra salute

  1. L'importanza degli animali nella vita dell'uomo
  2. Il legame uomo-animale e la riduzione dello stress
  3. Gli animali come sostegno sociale e affettivo
  4. Pet therapy: gli animali come supporto terapeutico
  5. Animali e prevenzione delle patologie mentali
  6. Interazioni uomo-animale e cambiamenti nella chimica cerebrale

1. L'importanza degli animali nella vita dell'uomo

La relazione tra esseri umani e animali risale a migliaia di anni fa, quando l'uomo ha iniziato ad addomesticare animali per scopi pratici e di sostentamento. Tuttavia, oltre al loro ruolo economico, gli animali sono sempre stati considerati compagni di vita, fonte di compagnia e conforto. Questo legame speciale ha portato all'instaurazione di relazioni emotive che non si limitano a scopi pratici, ma abbracciano bisogni psicologici più profondi quali il desiderio di accudimento, la necessità di sicurezza e la ricerca di stabilità affettiva. Le persone si legano agli animali per diversi motivi, tra cui l'affetto incondizionato che questi offrono, la loro capacità di rendere l’ambiente domestico più sereno e la percezione che gli animali possano comprendere e rispondere alle emozioni umane. Gli animali domestici, come cani, gatti e persino piccoli roditori, sono capaci di instaurare un tipo di comunicazione non verbale che è particolarmente gratificante per l'essere umano. Tale relazione contribuisce a creare un senso di appartenenza e di conforto, fondamentali per il benessere psicologico.

2. Il legame uomo-animale e la riduzione dello stress

Una serie di studi psicologici e neuroscientifici hanno evidenziato come il contatto con un animale possa contribuire a ridurre i livelli di stress. Accarezzare un cane o un gatto, per esempio, induce una sensazione di calma e può abbassare i livelli di cortisolo, l'ormone associato allo stress. Questo effetto non è solo immediato ma ha anche ripercussioni a lungo termine: la presenza costante di un animale nella vita quotidiana contribuisce a regolare la risposta allo stress e a promuovere un atteggiamento più positivo nei confronti delle difficoltà.

Gli effetti antistress derivano anche dalla routine che la cura degli animali comporta: nutrire, portare a passeggio e prendersi cura di un animale domestico richiedono regolarità e disciplina, due fattori che possono agire da stabilizzanti per chi si sente sopraffatto da una vita caotica. La presenza di animali ha inoltre dimostrato di contribuire a ridurre i livelli di pressione sanguigna e a migliorare la funzione del sistema immunitario: effetti che, a loro volta, incidono positivamente sulla stabilità emotiva e psicologica.

3. Gli animali come sostegno sociale e affettivo

Gli animali rappresentano una fonte ineguagliabile di sostegno sociale e affettivo, soprattutto per coloro che vivono in condizioni di isolamento o che hanno difficoltà a instaurare legami interpersonali. In alcuni casi la presenza di un animale domestico può compensare una carenza di relazioni sociali, fornendo un senso di appartenenza e accettazione incondizionata. Gli animali non giudicano, non hanno aspettative irrealistiche e sono spesso percepiti come esseri che ascoltano in silenzio, offrendo supporto emotivo senza richiedere nulla in cambio.

Un esempio significativo è rappresentato dagli anziani, che spesso trovano nella compagnia di un animale domestico un antidoto alla solitudine. Gli animali svolgono un ruolo fondamentale nel favorire un senso di connessione con il mondo e possono migliorare la qualità della vita attraverso piccoli gesti di affetto e presenza quotidiana. Le persone che vivono sole o in condizioni di isolamento cronico trovano spesso negli animali una “presenza emotiva” che rende le giornate più significative, riducendo i sintomi di depressione e ansia.

4. Pet therapy: gli animali come supporto terapeutico

La pet therapy, o terapia assistita dagli animali, è una pratica terapeutica basata sull’impiego di animali addestrati per migliorare il benessere psicofisico dei pazienti. Nata negli anni Cinquanta, questa terapia ha visto una crescente diffusione e oggi è utilizzata per supportare persone con disturbi psicologici, disabilità fisiche e difficoltà emotive. La pet therapy prevede la presenza di animali addestrati a interagire con i pazienti in modo controllato, e i benefici che offre sono dimostrati da un'ampia letteratura scientifica. La pet therapy è utilizzata, ad esempio, per aiutare bambini con autismo, persone affette da disturbi d’ansia, stress post-traumatico, depressione e persino patologie degenerative come l'Alzheimer. La presenza di un animale aiuta i pazienti a instaurare una relazione di fiducia e a migliorare l’espressione delle proprie emozioni. L’interazione con un animale, infatti, stimola la produzione di serotonina e dopamina, neurotrasmettitori associati alla sensazione di benessere, migliorando così l'umore e la resilienza emotiva.

5. Animali e prevenzione delle patologie mentali

La presenza di un animale domestico non solo offre un beneficio tangibile nel supporto delle patologie già presenti, ma può anche agire come un fattore di prevenzione contro lo sviluppo di disturbi mentali. Una serie di studi hanno dimostrato come i bambini che crescono con animali domestici sviluppino maggiori competenze emotive e sociali, riducendo il rischio di ansia e depressione in età adulta. Gli animali promuovono inoltre comportamenti di empatia e di cura, aiutando i più piccoli a sviluppare un senso di responsabilità e a migliorare la gestione delle emozioni.

Nelle persone adulte, avere un animale rappresenta un fattore di protezione contro l'isolamento sociale e il senso di vuoto esistenziale. Ad esempio, gli individui che soffrono di lutto o perdita affettiva trovano spesso negli animali una compagnia che mitiga il dolore e riduce il rischio di sviluppare depressione. Gli animali, in particolare i cani, possono anche incentivare l’attività fisica, stimolando i proprietari a fare passeggiate regolari, un’attività che riduce il rischio di sviluppare disturbi legati alla sedentarietà e all’apatia.

6. Interazioni uomo-animale e cambiamenti nella chimica cerebrale

Le interazioni tra uomo e animale hanno un impatto diretto sulla chimica cerebrale. Accarezzare un animale stimola il rilascio di ossitocina, nota come l'ormone dell'affetto, che gioca un ruolo cruciale nella formazione di legami sociali e nella riduzione dello stress. L’ossitocina ha effetti benefici sul sistema nervoso, riducendo l'attivazione dell'amigdala, la struttura cerebrale associata alle risposte di paura e ansia.

Inoltre, il contatto con gli animali attiva il sistema di ricompensa del cervello, aumentando la produzione di dopamina, un neurotrasmettitore associato al piacere e alla motivazione. Questa stimolazione contribuisce a un miglioramento dell’umore e a una maggiore predisposizione ad affrontare le sfide quotidiane. Questi cambiamenti chimici possano avere effetti terapeutici a lungo termine, soprattutto per chi soffre di disturbi cronici dell’umore.

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Dott. Giorgio Sciarra

(220 articoli)
Opera presso il Policlinico Umberto I di Roma, dove si sta specializzando in Reumatologia, dopo essersi laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università La Sapienza di Roma con il massimo dei voti. E’ esperto di divulgazione scientifica sui temi della salute, del benessere e dell’alimentazione.
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