Gastroenterite virale: sintomi, cause e trattamento

Cos'è la Gastroenterite virale e come trattarla?
La gastroenterite virale è un'infiammazione acuta della mucosa di stomaco e intestino (il tratto gastrointestinale), causata da diversi tipi di virus. Le epidemie di gastroenterite virale hanno in genere un breve periodo di incubazione (dalle 15 alle 48 ore), una durata limitata della malattia (dalle 12 alle 60 ore) e il vomito come sintomo iniziale.
I virus principali sono:
- Norovirus: la causa più comune negli adulti.
- Rotavirus: particolarmente diffuso e pericoloso per neonati e bambini piccoli.
- Adenovirus e Astrovirus: altri agenti virali comuni.
I Sintomi Principali: come riconoscerla
- Diarrea acquosa (non sanguinolenta)
- Nausea e vomito improvvisi
- Crampi e dolori addominali
- Febbre lieve (non sempre presente)
- Mal di testa (cefalea)
- Dolori muscolari e sensazione di spossatezza
Quanto dura la gastroenterite?
La durata varia a seconda del virus responsabile, spaziando da 1-2 giorni fino a un massimo di 10 giorni nei casi più persistenti e gravi.
Questa infezione è molto contagiosa e si diffonde facilmente attraverso:
- Contatto diretto con una persona infetta.
- Consumo di cibo o acqua contaminati.
- Contatto con superfici contaminare (maniglie, rubinetti, oggetti).
Il picco di contagiosità si ha dall'insorgenza dei sintomi fino a circa 48 ore dopo la loro scomparsa.
Cura e rimedi: cosa fare per stare meglio
Idratazione: la priorità assoluta
La perdita di liquidi è il rischio principale ed è la complicanza più grave sopratutto nei bambini e negli anziani. È fondamentale bere molto e a piccoli sorsi liquidi come acqua, soluzioni reidratanti orali (disponibili in farmacia), brodo leggero e sgrassato, tè e tisane non zuccherate (camomilla, finocchio). Da sottolineare, però, che per ripristinare la perdita di sali ed elettroliti sono utili sono i prodotti specifici ovvero i reidratanti orali. E' altresì fondamentale somministrare i liquidi sempre in piccole quantità, con cucchiaino o siringa nei bambini.
Riposo: aiuta il corpo a combattere
Il riposo è essenziale per permettere al sistema immunitario di combattere l'infezione e recuperare le energie.
Alimentazione: cosa mangiare con la gastroenterite
Quando l'appetito ritorna, è bene reintrodurre cibi leggeri e facilmente digeribili come per esempio riso, pane tostato o patate lesse, banane (ricche di potassio) o mele.
Cosa evitare assolutamente
Per non irritare ulteriormente il sistema digerente meglio evitare cibi troppo grassi come formaggi, alimenti fritti o molto speziati, dolci e alcool. Attenzione agli antibiotici: Essendo un'infezione virale, gli antibiotici sono completamente inutili e possono persino peggiorare la diarrea alterando la flora intestinale.
Prevenzione: come evitare il contagio
Prevenire è meglio che curare. Per ridurre il rischio, segui queste semplici regole:
- Lavati le mani spesso e accuratamente con acqua e sapone.
- Igienizza le superfici di casa, specialmente in bagno e in cucina.
- Isola le persone malate fino ad almeno 48 ore dalla fine dei sintomi.
- Cura l'igiene alimentare, lavando bene frutta e verdura e cuocendo a fondo i cibi.
Quando è necessario l'intervento del medico?
Sebbene la gastroenterite si risolva spesso da sola e spontanemente, è fondamentale consultare il proprio medico o recarsi al pronto soccorso in presenza di segni di grave disidratazione (bocca secca, assenza di urina, vertigini), vomito persistente che impedisce di trattenere liquidi, sangue nelle feci o nel vomito, febbre alta (superiore a 39°C) e infine quando i sintomi non migliorano dopo 3-4 giorni o peggiorano.
La gastroenterite virale è un disturbo fastidioso ma quasi sempre autolimitante. Ricorda i tre pilastri per superarla al meglio: idratazione, riposo e una dieta leggera. Adottare buone norme igieniche è il modo più efficace per proteggere te stesso e gli altri da questa infezione diffusa.
