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3 Minuti
| 17/09/2019 |
Dott.ssa Claudia Brattini
Salute e Benessere

Intolleranza al lattosio: sintomi, dieta e integratori

Intolleranza al lattosio: sintomi, dieta e integratori
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L’intolleranza al lattosio è una condizione che lamentano moltissime persone. Tuttavia, sono diversi i punti da chiarire per sgombrare il campo da equivoci anche per quanto concerne l'assunzione di integratori a base di lattasi.

Anzitutto, l’intolleranza non va confusa con l’allergia. Quest’ultima, infatti, coinvolge il sistema immunitario in una reazione alle proteine del latte e si manifesta subito dopo l’assunzione dell’alimento. L’allergia al latte è relativamente rara negli adulti, mentre è una delle allergie più frequenti nei neonati e nei bambini piccoli.

L’intolleranza consiste invece, nell'incapacità di digerire il lattosio (lo zucchero contenuto nel latte) per un deficit dell’enzima intestinale lattasi (ipolattasia).

Nell'intestino tenue, il lattosio viene scisso dalle lattasi in due zuccheri semplici: il galattosio e il glucosio. Se l’enzima lattasi non assolve a questo compito, il lattosio permane non digerito e fermenta nel lume intestinale ad opera della flora batterica. Ne deriva una produzione di gas, responsabile della maggior parte dei disturbi correlati.

SINTOMI DELL’INTOLLERANZA AL LATTOSIO

Generalmente, i sintomi compaiono da 30 minuti a 2 ore dopo l’assunzione di cibo contenente lattosio.

  • Dolori addominali
  • Gonfiore
  • Diarrea
  • Flatulenza
  • Talvolta nausea e vomito

Si stima che circa il 40% degli italiani sia affetto da intolleranza al lattosio, questo disturbo si può suddividere in:

forma congenita

Si presenta già nel neonato ma fortunatamente è una forma genetica molto rara.

forma primaria

La più comune, interessa l’adulto ed è caratterizzata da una base genetica che determina il progressivo scomparire dell’attività enzimatica.

forma acquisita o secondaria

Causata da patologie a carico della mucosa intestinale (con conseguente danno enzimatico) o da terapie antibiotiche che inibiscono l’attività enzimatica.

Per questo ultimo tipo il problema è transitorio e viene trattato eliminando le fonti di lattosio per

3-6 mesi, per poi reintrodurle gradualmente.

DIAGNOSI

Attualmente l’esame strumentale più utilizzato per diagnosticare l’intolleranza al lattosio è il BREATH TEST ALL’IDROGENO: IL TEST DEL RESPIRO.

Questa analisi è di facile esecuzione e non è invasiva. Consiste nella somministrazione di una dose di lattosio al paziente e, se questo non riesce a digerirlo, nel colon si verifica una iperproduzione di idrogeno, in parte escreto dal polmone.

TERAPIA

Il trattamento cardine prevede l’abolizione del lattosio dalla dieta, che successivamente può essere reintrodotto ma in quantità progressivamente tollerate.

COSA MANGIARE

È utile ricordare che non devono essere eliminati tutti i derivati del latte, che rappresentano oltretutto una fonte importante di calcio. I formaggi stagionati, come ad esempio parmigiano, grana e provolone, contengono percentuali bassissime di lattosio, generalmente innocue se l’intolleranza non è molto grave.

Si può assumere anche lo yogurt che, addizionato di Lactobacillus acidophilus, contiene lattosio predigerito. Da eliminare invece tutti i formaggi freschi e i prodotti a base di latte (gelati, panini, burro e creme). Inoltre, molto spesso il lattosio è usato come additivo e può trovarsi in prodotti “insospettabili” come il dado, gli insaccati e perfino in alcuni medicinali.

In tutti i tipi di intolleranza (primaria e secondaria) si può ricorrere al latte delattosato, ovvero privo di lattosio, che si ottiene mediante un processo di idrolisi enzimatica del lattosio sul latte vaccino. Per ulteriori approfondimenti clicca qui.

Integratori LATTASI

Se non vuoi proprio rinunciare ai piaceri di un pasto a base di latticini o derivati, esiste la possibilità di assumere gli enzimi contenenti lattasi sotto forma di integratore. Questi integratori di lattasi riescono a sopperire la mancanza di enzimi, “lavorando” al nostro posto nella scissione del lattosio. In commercio è possibile trovare diversi prodotti.

Ad esempio SILACT FAST, con le sue 4500 U.I. di beta-galattosidasi per compressa, migliora la digestione del lattosio nei soggetti che lo mal digeriscono.

Si consiglia l’assunzione di 1-2 compresse immediatamente prima di consumare alimenti contenenti lattosio (latte e derivati) in base alle necessità individuali, si possono prendere fino ad un massimo di 3-4 compresse al giorno.

La tolleranza al lattosio varia individualmente; chiedi consiglio al medico o al farmacista per maggiori informazioni sul ruolo del lattosio nella dieta.

Questo articolo è nato dalla collaborazione con Sofar

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Dott.ssa Claudia Brattini

(442 articoli)
All'esperienza di Farmacista ha affiancato quella della divulgazione scientifica nell'ambito della salute, approfondendo tematiche legate alla specializzazione in nutrizione e chimica degli alimenti. E' Giornalista e ha svolto un master di Comunicazione della Salute & Digital Marketing Sanitario, Giornalismo e Data Journalism.
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