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6 Minuti
| 03/01/2025 |
Dott.ssa Martina Amenta
Salute e Benessere

Mindfulness: cos'è e come praticarla

Mindfulness: cos'è e come praticarla
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  1. Storia della mindfulness

  2. Quali sono i benefici della mindfulness?

  3. Mindfulness e terapia cognitiva

  4. Come iniziare a praticare la mindfulness?

  5. Mindfulness: esercizi pratici

  6. Storia della mindfulness

Il concetto di mindfulness, o "consapevolezza piena", trova le sue origini nel buddismo antico, dove è noto come "sati" in Pali, la lingua utilizzata nei testi sacri buddisti. La mindfulness è parte integrante del Nobile Ottuplice Sentiero, un percorso di pratiche e comportamenti che i buddisti seguono per raggiungere l'illuminazione. In questo contesto, la mindfulness rappresenta la pratica della consapevolezza costante del momento presente.

Negli anni '70 del Novecento la mindfulness ha iniziato ad essere studiata e praticata in Occidente, in un contesto laico e scientifico, soprattutto grazie al lavoro di Jon Kabat-Zinn, un biologo americano che ha sviluppato un programma di riduzione dello stress basato proprio sulla mindfulness (MBSR) presso l'Università del Massachusetts. Kabat-Zinn ha riconosciuto il potenziale terapeutico di questa pratica e l'ha adattata ad un formato accessibile per il pubblico occidentale, distaccandola dalle sue radici religiose per concentrarsi sui suoi benefici psicologici e fisici.

Da allora, la mindfulness è diventata un fenomeno globale, integrata in molteplici contesti, dalla psicoterapia alla gestione aziendale, fino alle scuole e agli ospedali. Numerosi studi scientifici hanno evidenziato i benefici della mindfulness per la salute mentale e fisica, come la riduzione dello stress, l'aumento della concentrazione e il miglioramento del benessere generale.

  1. Quali sono i benefici della mindfulness?

La pratica della mindfulness offre numerosi benefici che si riflettono sia sulla mente che sul corpo, migliorando la qualità della vita. Quando una persona pratica la mindfulness impara a concentrarsi solo ed esclusivamente sul momento presente con una consapevolezza non giudicante, osservando i propri pensieri, emozioni e sensazioni fisiche senza lasciarsi sopraffare o distrarre da essi. Questo approccio alla vita quotidiana può portare ad una maggiore calma e chiarezza mentale, poiché la persona diventa più consapevole delle proprie reazioni automatiche e sviluppa la capacità di rispondere agli eventi con maggiore equilibrio e lucidità mentale.

Uno dei principali benefici della mindfulness è, dunque, la riduzione dello stress. Praticando regolarmente la mindfulness, si può imparare a gestire meglio le situazioni stressanti, riconoscendo i segnali di tensione nel corpo e nella mente e affrontandoli in modo più efficace: tutto ciò porta ad una diminuzione dell'ansia e ad una maggiore capacità di affrontare le sfide quotidiane senza sentirsi sopraffatti. Inoltre, la mindfulness può migliorare l'umore e ridurre i sintomi della depressione, poiché favorisce un atteggiamento di accettazione e compassione verso sé stessi, contrastando il ciclo di pensieri negativi che spesso accompagna questi disturbi.

Dal punto di vista cognitivo, la mindfulness aiuta a migliorare la concentrazione e la memoria. Una persona che pratica la mindfulness diventa più attenta e focalizzata, riducendo le distrazioni e migliorando la capacità di mantenere l'attenzione su un compito specifico. Questo si traduce in una maggiore efficienza nelle attività quotidiane e in una migliore capacità di apprendimento e memorizzazione delle informazioni.

La mindfulness ha anche effetti positivi sulla salute fisica. La pratica regolare può ridurre la pressione sanguigna, migliorare la qualità del sonno e rafforzare il sistema immunitario. Questi benefici fisici sono in parte dovuti alla riduzione dello stress, che ha un impatto diretto sul benessere corporeo, ma anche al fatto che la mindfulness promuove uno stile di vita più equilibrato e consapevole, che può includere scelte alimentari più sane e un maggiore impegno nell'attività fisica.

  1. Mindfulness e terapia cognitiva

La mindfulness ha trovato un'ampia applicazione in ambito terapeutico, soprattutto attraverso la sua integrazione con la terapia cognitiva, dando origine a un approccio noto come Mindfulness-Based Cognitive Therapy (MBCT). Questa combinazione unisce i principi della mindfulness con le tecniche della terapia cognitiva, che si concentrano sull'identificazione e la modifica dei pensieri negativi. L'MBCT è stata sviluppata negli anni '90 da psicologi come Zindel Segal, Mark Williams e John Teasdale, con l'obiettivo di prevenire le ricadute depressive. Questo approccio è particolarmente utile per persone che hanno già sperimentato episodi di depressione e che sono a rischio di recidiva. La mindfulness, integrata con la terapia cognitiva, aiuta i pazienti a riconoscere i primi segnali di pensieri depressivi ricorrenti e a rispondere in modo più equilibrato, piuttosto che essere trascinati in un ciclo di negatività.

In pratica, la mindfulness insegna ai pazienti a osservare i propri pensieri e sentimenti come eventi transitori, piuttosto che come riflessi accurati della realtà. Questo distanziamento dal pensiero automatico riduce il potere dei pensieri negativi e diminuisce la tendenza a rimuginare, un fattore comune nella depressione e nell'ansia.

  1. Come iniziare a praticare la mindfulness?

Il primo passo per iniziare a praticare la mindfulness è sedersi in un luogo tranquillo e comodo, ogni giorno, anche solo per pochi minuti. Si può iniziare concentrandosi sul respiro, osservando l'aria che entra ed esce dai polmoni, sentendo il ritmo naturale della respirazione. Questo semplice atto di attenzione al respiro è il punto di partenza per molte pratiche di mindfulness. Quando la mente inizia a vagare, cosa che inevitabilmente accade nella vita di tutti i giorni, si può cercare di notarlo con gentilezza e di riportare l'attenzione al respiro, senza giudicare i propri pensieri.

Per chi preferisce un approccio più guidato, esistono molte applicazioni e video online che offrono meditazioni guidate, ideali per i principianti. Questi strumenti possono fornire una struttura iniziale, aiutando a costruire una pratica quotidiana di mindfulness. È importante avvicinarsi alla pratica con un atteggiamento di curiosità e apertura, senza aspettative rigide. Inizialmente, potrebbe sembrare difficile o noioso, ma con il tempo e la pratica si sviluppa una maggiore capacità di concentrazione e una connessione più profonda con sé stessi.

  1. Mindfulness: esercizi pratici

Uno degli esercizi più semplici e accessibili è la respirazione consapevole. Si tratta di portare l'attenzione al proprio respiro, osservando come l'aria entra ed esce dai polmoni, senza cercare di modificarla in alcun modo. Questo semplice atto di focalizzazione sul respiro aiuta a calmare la mente ed a creare un ancoraggio nel presente. E’ un esercizio che può essere praticato in qualsiasi luogo e momento della giornata, anche solo per pochi minuti.

Un altro esercizio utile è la scansione del corpo, che si concentra sulle sensazioni fisiche. Durante questo esercizio, si percorre mentalmente il corpo dalla testa ai piedi, notando ogni sensazione senza cercare di cambiarla. Questo tipo di pratica favorisce un profondo rilassamento e aiuta a sviluppare una maggiore consapevolezza delle tensioni fisiche e delle emozioni che esse possono riflettere.

La mindfulness può essere praticata anche durante le attività quotidiane, come mangiare. Mangiare consapevolmente significa prestare attenzione al cibo che si sta consumando, notandone i sapori, le consistenze e i profumi. Questa pratica non solo rende il pasto un'esperienza più ricca e soddisfacente, ma aiuta anche a creare un rapporto più sano con il cibo, riducendo l'abitudine di mangiare in modo automatico o distratto.

Camminare consapevolmente è un altro modo per integrare la mindfulness nella vita quotidiana. Durante una passeggiata, si può prestare attenzione al movimento del corpo, al contatto dei piedi con il suolo, al ritmo del respiro e alle sensazioni che emergono mentre si cammina. Questa pratica trasforma una semplice camminata in un'opportunità per coltivare la presenza mentale e il radicamento.

Infine, l'ascolto consapevole è un esercizio che si applica durante le interazioni con gli altri. Si tratta di ascoltare attentamente la persona con cui si sta parlando, senza interrompere e senza formulare mentalmente la propria risposta mentre l'altro sta parlando. Questo tipo di ascolto permette di connettersi più profondamente con l'altra persona e di comprendere meglio ciò che sta comunicando, migliorando la qualità delle relazioni interpersonali.

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Dott.ssa Martina Amenta

(240 articoli)
Redattrice RAI esperta nell'ideazione, nella produzione e nella gestione di contenuti multicanale, dalla TV al mondo Web, che si è specializzata nell’ambito della medicina e della salute. Attualmente è impegnata nei programmi TV 'CHECK UP', in onda su RAI UNO, ed ELISIR in onda su RAI TRE. Tra le sue esperienze precedenti “UNO MATTINA” (RAI UNO) e “KALIPE” (RAI DUE).
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