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9 Minuti
| 03/01/2025 |
Dott.ssa Martina Amenta
Salute e Benessere

Tutti gli alimenti che aiutano a dormire bene

Tutti gli alimenti che aiutano a dormire bene
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  1. In che modo l'alimentazione incide sul nostro sonno?

  2. Sonno e metabolismo: quale legame?

  3. La melatonina, l’ormone del sonno

  4. Quali sono gli alimenti che aiutano a dormire bene?

  5. Sonno: quali sono gli alimenti da evitare?

  6. Gli integratori naturali per favorire il sonno

  7. In che modo l'alimentazione incide sul nostro sonno?

Numerosi studi hanno dimostrato che ciò che si consuma durante il giorno può avere ripercussioni significative sulla capacità di addormentarsi e sulla qualità del sonno: la scelta degli alimenti è un aspetto cruciale per il benessere generale.

In primo luogo, è opportuno considerare l'impatto dei macronutrienti, come carboidrati, proteine e grassi, sulle funzioni fisiologiche del corpo. I carboidrati, in particolare, favoriscono l'assorbimento del triptofano, un amminoacido essenziale che, una volta convertito in serotonina e successivamente in melatonina, contribuisce alla regolazione del ciclo sonno-veglia. Pertanto, un pasto equilibrato che includa una porzione adeguata di carboidrati complessi, come cereali integrali e legumi, può facilitare il rilascio di melatonina, promuovendo un sonno più profondo e ristoratore.

D'altra parte, l'assunzione eccessiva di cibi pesanti o ricchi di grassi, specialmente se consumati nelle ore serali, può risultare controproducente.

  1. Sonno e metabolismo: quale legame?

Il legame tra sonno e metabolismo è complesso e affascinante, poiché entrambi i fattori influenzano significativamente la salute generale e il benessere di un individuo. Il sonno non è semplicemente un periodo di inattività, ma è un momento cruciale in cui avvengono numerosi processi biologici che regolano il metabolismo. Metabolismo che, al tempo stesso, può influenzare la qualità e la quantità del sonno.

Innanzitutto, è importante riconoscere che durante il sonno il corpo compie una serie di funzioni vitali, inclusa la regolazione degli ormoni coinvolti nell'appetito e nel metabolismo energetico. Ormoni come la leptina e la grelina, che giocano un ruolo fondamentale nella regolazione della fame e della sazietà, sono influenzati dai modelli di sonno. La leptina, prodotta dal tessuto adiposo, invia segnali al cervello per ridurre l'appetito, mentre la grelina, prodotta nello stomaco, stimola la sensazione di fame. Uno scarso sonno può portare a un’alterazione dei livelli di questi ormoni, aumentando la sensazione di fame e, di conseguenza, la predisposizione a un consumo calorico eccessivo.

In aggiunta, la qualità del sonno ha un impatto diretto sul metabolismo glucidico e sulla sensibilità all'insulina. La privazione del sonno è stata associata a un aumento della resistenza all'insulina, che può portare a un incremento dei livelli di glucosio nel sangue e, nel lungo periodo, a condizioni come il diabete di tipo 2. Una corretta regolazione del sonno, al contrario, promuove un metabolismo più efficiente e un migliore utilizzo del glucosio, contribuendo a una salute metabolica ottimale.

Il sonno influisce anche sui processi di riparazione e recupero cellulare, essenziali per mantenere un metabolismo sano. Durante le fasi più profonde del sonno, come il sonno REM e il sonno a onde lente, il corpo produce ormoni della crescita che facilitano la riparazione dei tessuti e la sintesi proteica. Questo processo non solo supporta la salute muscolare, ma è anche cruciale per il metabolismo basale, che rappresenta il numero di calorie bruciate a riposo.

D'altra parte, un metabolismo alterato può influenzare negativamente la qualità del sonno. Ad esempio, condizioni metaboliche come l'obesità possono portare a disturbi del sonno, tra cui l'apnea ostruttiva del sonno, caratterizzata da interruzioni nella respirazione durante il sonno. Questa condizione non solo compromette la qualità del riposo, ma può anche esacerbare ulteriormente i problemi metabolici, creando un circolo vizioso difficile da interrompere.

Infine, è importante sottolineare che le abitudini alimentari e l’attività fisica hanno un ruolo fondamentale in questo legame. Un'alimentazione equilibrata e ricca di nutrienti, insieme a un regolare esercizio fisico, non solo supportano un metabolismo sano, ma contribuiscono anche a migliorare la qualità del sonno. Una dieta ricca di frutta, verdura, proteine magre e grassi sani può favorire un sonno ristoratore, mentre la regolare attività fisica è efficace nel migliorare la durata e la qualità del sonno.

  1. La melatonina, l’ormone del sonno

La melatonina è comunemente conosciuta come l'ormone del sonno, poiché svolge un ruolo cruciale nella regolazione dei ritmi circadiani, ovvero i cicli naturali di sonno e veglia del corpo umano. Prodotta dalla ghiandola pineale, una piccola ghiandola situata nel cervello, la melatonina viene secreta in risposta all'oscurità e segnala all'organismo che è giunto il momento di riposare. Questa sostanza è particolarmente interessante non solo per la sua funzione di promozione del sonno, ma anche per i meccanismi complessi attraverso i quali agisce. Durante il giorno, i livelli di melatonina sono generalmente molto bassi, mentre quando il sole tramonta e le condizioni di luce diminuiscono, la ghiandola pineale inizia a produrre e rilasciare melatonina nel flusso sanguigno. Questo aumento della melatonina ha un effetto sedativo sul corpo, abbassando la temperatura corporea e favorendo una sensazione di sonnolenza. Così, la melatonina contribuisce a preparare il corpo per il riposo, facilitando l’addormentamento e migliorando la qualità del sonno.

Oltre alla sua funzione nel ciclo sonno-veglia, la melatonina ha dimostrato di possedere anche altre proprietà benefiche per la salute. Si è osservato che agisce come un antiossidante, proteggendo le cellule dai danni causati dai radicali liberi. Inoltre la melatonina sembra avere un ruolo nella modulazione del sistema immunitario e nella regolazione dell'umore, evidenziando così la sua importanza non solo per il sonno, ma anche per il benessere generale.

Tuttavia, è importante sottolineare che la produzione di melatonina può essere influenzata da vari fattori esterni. L'esposizione alla luce artificiale, in particolare quella blu emessa da schermi di smartphone e computer, può interferire con la secrezione di melatonina, portando a difficoltà nel sonno e a una qualità del riposo compromessa. Allo stesso modo, i cambiamenti nei ritmi circadiani, come quelli causati dai viaggi tra fusi orari o dai turni di lavoro irregolari, possono alterare il normale ciclo di produzione di melatonina, generando disturbi del sonno.

Negli ultimi anni, la melatonina è diventata anche un integratore popolare per chi desidera migliorare la qualità del sonno o affrontare problemi legati all'insonnia. Molte persone ricorrono a integratori di melatonina per cercare di sincronizzare i propri ritmi biologici, in particolare in situazioni di stress, cambiamento di orari o difficoltà nel sonno. Tuttavia, è fondamentale consultare un medico prima di intraprendere l'uso di integratori, poiché un’assunzione non adeguata o indiscriminata può portare a effetti collaterali e interferire con il naturale equilibrio ormonale del corpo.

  1. Quali sono gli alimenti che aiutano a dormire bene?

Tra i cibi che si sono dimostrati particolarmente efficaci per migliorare la qualità del sonno, si trovano gli alimenti ricchi di triptofano, un amminoacido essenziale precursore della serotonina e, successivamente, della melatonina. Alimenti come il tacchino, il pollo e i latticini, in particolare lo yogurt e il latte, sono noti per contenere quantità significative di triptofano. Questi alimenti possono aiutare a indurre una sensazione di sonnolenza e a favorire un sonno più profondo. Anche le noci e i semi, come quelli di zucca e di girasole, si rivelano ottime fonti di nutrienti che promuovono il sonno. Essi contengono magnesio e zinco, minerali essenziali per la salute neurologica e per il rilassamento muscolare. Un consumo moderato di noci e semi come spuntino serale può contribuire a stabilizzare l'umore e a facilitare un addormentamento più rapido.

In aggiunta i carboidrati complessi, presenti in alimenti come cereali integrali, quinoa e legumi, giocano un ruolo importante nel migliorare il sonno. Questi carboidrati possono aumentare l'assorbimento del triptofano, contribuendo a un maggiore rilascio di serotonina. Pertanto, un pasto serale che include una porzione di cereali integrali può rivelarsi benefico per una notte di riposo più serena. Frutta come le banane e le ciliegie, anch'esse ricche di nutrienti benefici, meritano una menzione speciale. Le banane forniscono potassio e magnesio, che aiutano a rilassare i muscoli e a ridurre lo stress. Le ciliegie, invece, sono una delle poche fonti naturali di melatonina e possono aiutare a regolare il ciclo sonno-veglia, rendendo il loro consumo particolarmente indicato per chi desidera migliorare la propria qualità di sonno.

Infine, non si può sottovalutare l'importanza dell'idratazione. Bere acqua a sufficienza durante il giorno, senza esagerare con i liquidi nelle ore serali, può contribuire a mantenere il corpo idratato e a favorire un sonno più tranquillo, evitando risvegli notturni dovuti a necessità di urinare.

  1. Sonno: quali sono gli alimenti da evitare?

In primis, è bene prestare attenzione agli alimenti ricchi di caffeina. La caffeina, presente non solo nel caffè ma anche in tè, cioccolato e alcune bevande energetiche, è uno stimolante del sistema nervoso centrale. Essa può prolungare i tempi di latenza al sonno, ridurre la quantità di sonno profondo e aumentare i risvegli notturni. Anche se molte persone possono tollerare un consumo moderato di caffeina durante il giorno, è consigliabile evitarne l'assunzione nelle ore serali, per permettere al corpo di rilassarsi e prepararsi per il riposo.

Analogamente l'alcol, pur essendo spesso percepito come un sedativo che aiuta a addormentarsi più rapidamente, può in realtà disturbare i cicli del sonno. L'alcol interferisce con il sonno REM, essenziale per il recupero fisico e mentale, e può portare a un sonno frammentato e poco ristoratore. Nonostante un bicchiere di vino possa sembrare una scelta rilassante per concludere la giornata, l’assunzione eccessiva di alcol può provocare risvegli notturni e sonnolenza durante il giorno. Inoltre, i pasti abbondanti e pesanti, soprattutto se consumati poco prima di coricarsi, possono avere un impatto negativo sulla qualità del sonno. Alimenti ad alto contenuto di grassi, come fritti e cibi processati, richiedono una digestione più lunga e possono causare disagio e reflusso gastroesofageo, rendendo difficile il riposo. Un sistema digestivo impegnato durante la notte può ostacolare il rilassamento necessario per un sonno profondo e continuo.

Anche il consumo di cibi piccanti o acidi può rappresentare un problema per il sonno. Questi alimenti possono irritare lo stomaco e provocare indigestione. Le spezie forti e gli agrumi, consumati in prossimità dell’ora di andare a letto, possono aumentare il rischio di reflusso e bruciori di stomaco, fattori che contribuiscono a un sonno disturbato.

Infine, è importante considerare la questione degli zuccheri e dei carboidrati raffinati. Cibi zuccherati, come dolci e bevande gassate, possono provocare picchi glicemici seguiti da un rapido calo, influenzando l’energia e causando risvegli notturni. Gli zuccheri e i carboidrati semplici possono contribuire a un’eccitabilità del corpo che rende difficile il rilassamento e, di conseguenza, l’addormentamento.

6.Gli integratori naturali per favorire il sonno

Negli ultimi anni, gli integratori naturali per favorire il sonno hanno guadagnato una crescente popolarità, poiché sempre più persone cercano soluzioni per affrontare i disturbi del sonno senza ricorrere a farmaci tradizionali. Questi integratori si presentano come alternative valide e meno invasive per migliorare la qualità del sonno e contribuire a un riposo ristoratore.

Uno degli integratori più noti è la melatonina, l'ormone naturalmente prodotto dal corpo per regolare i ritmi circadiani. La supplementazione con melatonina può essere particolarmente utile per coloro che soffrono di insonnia o che hanno difficoltà ad adattarsi a nuovi fusi orari, come nel caso dei viaggiatori. Assumere melatonina prima di coricarsi può aiutare a sincronizzare il ciclo sonno-veglia, favorendo un addormentamento più rapido e una maggiore qualità del sonno.

Altri integratori naturali, come la valeriana, meritano particolare attenzione. La valeriana può aiutare a ridurre l'ansia e il nervosismo, due fattori che spesso ostacolano un sonno profondo. La sua assunzione può promuovere un senso di rilassamento, facilitando il processo di addormentamento.

Anche la camomilla, comunemente consumata sotto forma di tè, è riconosciuta per le sue qualità calmanti. Gli estratti di camomilla, disponibili anche in forma di integratori, possono contribuire a ridurre l'insonnia e migliorare la qualità del sonno, grazie alle loro proprietà antinfiammatorie e rilassanti. L’assunzione di camomilla prima di coricarsi è spesso raccomandata per favorire un ambiente propizio al sonno.

Altre erbe, come la passiflora e il luppolo, si sono dimostrate efficaci nel migliorare la qualità del sonno. La passiflora è nota per la sua capacità di alleviare l'ansia e promuovere un sonno riposante, mentre il luppolo, spesso associato alla produzione di birra, possiede anche proprietà sedative che possono favorire un sonno più profondo. Questi integratori possono essere utilizzati in combinazione con altri per massimizzare i loro effetti benefici.

Non meno importanti sono i minerali come il magnesio e il calcio. Questi nutrienti svolgono un ruolo cruciale nel mantenimento di un sistema nervoso sano e nel rilassamento muscolare. La carenza di magnesio è stata correlata a disturbi del sonno e a una maggiore sensazione di stress. L'integrazione con magnesio può contribuire a migliorare la qualità del sonno e a ridurre l'ansia.

Tuttavia, è fondamentale sottolineare che l’uso di integratori naturali deve avvenire con cautela e preferibilmente sotto la supervisione di un professionista della salute.

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Dott.ssa Martina Amenta

(240 articoli)
Redattrice RAI esperta nell'ideazione, nella produzione e nella gestione di contenuti multicanale, dalla TV al mondo Web, che si è specializzata nell’ambito della medicina e della salute. Attualmente è impegnata nei programmi TV 'CHECK UP', in onda su RAI UNO, ed ELISIR in onda su RAI TRE. Tra le sue esperienze precedenti “UNO MATTINA” (RAI UNO) e “KALIPE” (RAI DUE).
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