Benu News: l'ultima variante Covid riporta mancanza di sapori e odori

La variante Stratus di Covid-19, originatasi negli Stati Uniti, si sta diffondendo rapidamente in Italia, diventando responsabile di oltre la metà delle nuove infezioni da Covid nel nostro paese. Questo nuovo ceppo si è sviluppato attraverso la ricombinazione di diverse mutazioni precedenti del virus, conferendo alla variante caratteristiche uniche sia dal punto di vista genetico sia clinico. Dagli ultimi dati del 3 settembre 2025 riportati dall'Istituo Superiore di Sanità, nel periodo di monitoraggio, l’incidenza di nuovi casi identificati e segnalati con infezione da SARS-CoV-2 in Italia è in lieve aumento. Nella settimana del 21 agosto, infatti, si sono registrati 1.391 contagi, contro i 1.091 della settimana precedente.
I sintomi associati alla variante Stratus - XFG -si distinguono per alcune manifestazioni tipiche che includono voce rauca, alterazione delle capacità gustative e olfattive - come nei primissimi casi - infiammazione alla gola, ipertermia (febbre elevata) e tosse secca, non produttiva. Questi segnali clinici ricordano molto da vicino le caratteristiche dell'infezione osservate nei primi mesi dell'epidemia, quando il Covid-19 si presentava con sintomi acuti e distintivi. A riguardo, gli esperti si esprimono sulla sintomatologia di questa nuova variante, più riconoscibile rispetto a quelle causate dalle varianti precedenti, che spesso presentavano sintomi più sfumati o simili a quelli di altre malattie respiratorie. Da sottolineare, tuttavia, che resta una forma che non desta particolari preoccupazione. L'attenzione si rivolge sempre ai grandi anziani o alle persone immunodepresse.
Dal punto di vista della salute pubblica, infatti, la diffusione della variante Stratus ha riacceso l'attenzione degli specialisti sull'importanza della** vaccinazione**, soprattutto nelle fasce d'età più vulnerabili, ovvero le persone sopra i 60-70 anni. In queste categorie, il rischio di sviluppare forme più gravi di Covid-19 rimane più elevato, rendendo la protezione offerta dal vaccino fondamentale per prevenire ospedalizzazioni e complicanze. Inoltre, è raccomandato a tutta la popolazione di monitorare con attenzione la comparsa di nuovi sintomi respiratori o sistemici che potrebbero indicare un'infezione da questa variante.
Le autorità sanitarie e i virologi invitano dunque a mantenere alta la guardia e a continuare a seguire le misure di prevenzione raccomandate, come l'igiene delle mani e la ventilazione degli ambienti. La situazione è in continua evoluzione e un attento monitoraggio delle caratteristiche epidemiologiche della variante Stratus è essenziale per mettere in atto le strategie più efficaci contro la sua diffusione. In conclusione, sebbene la variante Stratus rappresenti una nuova fase della pandemia, l'impegno collettivo e la risposta tempestiva della comunità scientifica possono contribuire a contenere il suo impatto sulla salute pubblica.
