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| 04/06/2025 |
Dott. Giorgio Sciarra
Cucina

Caratteristiche e proprietà dei formaggi freschi

Caratteristiche e proprietà dei formaggi freschi
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  1. Le caratteristiche dei formaggi freschi

  2. La mozzarella

  3. La ricotta

  4. Burrata

  5. Il mascarpone

  6. Formaggi freschi stranieri

  7. Formaggi e intolleranza al lattosio

  8. Le caratteristiche dei formaggi freschi I formaggi freschi rappresentano una delle delizie della tradizione gastronomica italiana e mondiale. Fanno parte di una categoria di formaggi che si distinguono per la loro produzione rapida e per l'assenza di stagionatura. A differenza dei formaggi stagionati, che richiedono settimane, mesi o persino anni di affinamento per sviluppare il loro sapore e consistenza, i formaggi freschi vengono consumati subito dopo la produzione. Ciò conferisce loro una consistenza morbida, cremosa e un sapore delicato, spesso leggermente acidulo o lattico.

La produzione dei formaggi freschi prevede solitamente una breve coagulazione del latte, seguita dalla separazione della cagliata dal siero e da un immediato confezionamento. Non subiscono processi di affinamento o fermentazione lunghi, cosa che li rende perfetti per chi ama i sapori naturali e delicati del latte fresco.

Alcuni dei formaggi freschi più popolari sono la mozzarella, la ricotta, il mascarpone, la burrata, il quark e il formaggio spalmabile. Ogni regione d'Italia e del mondo ha le sue varianti tipiche, spesso legate alla disponibilità di latte locale (mucca, bufala, pecora o capra) e alle tradizioni culinarie.

  1. La mozzarella La mozzarella è senza dubbio il formaggio fresco italiano più conosciuto e apprezzato nel mondo. Originaria della Campania, la mozzarella tradizionale viene prodotta con latte di bufala, ma oggi è comune trovarla anche a base di latte vaccino.

La mozzarella di bufala campana DOP è una vera e propria eccellenza gastronomica. Il latte di bufala conferisce a questo formaggio una consistenza elastica e un sapore più ricco e intenso rispetto alla versione vaccina. La mozzarella di bufala ha un colore bianco perlaceo, una crosta sottilissima e un cuore morbido, ricco di siero lattiginoso.

La mozzarella vaccina, più comune, è altrettanto versatile. Viene utilizzata nella preparazione di pizze, insalate (la celebre caprese con pomodori, basilico e olio d’oliva), piatti caldi come parmigiana di melanzane e innumerevoli altre ricette.

La produzione della mozzarella inizia con la coagulazione del latte fresco, che viene riscaldato e addizionato con il caglio. Una volta formata la cagliata, viene tagliata e lavorata manualmente fino a ottenere una consistenza liscia ed elastica. La cagliata viene poi immersa in acqua calda e manipolata fino a formare delle sfere, pronte per essere immerse in una salamoia leggera per conferire il giusto equilibrio di sapore.

  1. La ricotta La ricotta è un formaggio fresco molto diverso dalla mozzarella, sia per la produzione che per la consistenza. A differenza della maggior parte dei formaggi, la ricotta non viene prodotta con la cagliata del latte, bensì dal siero, che è un sottoprodotto della produzione di altri formaggi.

Esistono diverse tipologie di ricotta, a seconda del tipo di latte utilizzato. La ricotta di latte vaccino è più delicata e leggera, mentre la ricotta di pecora è più ricca e corposa, con un sapore leggermente più intenso.

Il processo di produzione della ricotta inizia con il riscaldamento del siero di latte, che viene portato a una temperatura di circa 80-90°C. A questa temperatura, le proteine del siero coagulano, formando piccoli fiocchi che vengono raccolti e posti in stampi per drenare l'eccesso di liquido. Questo processo conferisce alla ricotta la sua consistenza granulosa e cremosa, particolarmente apprezzata sia nei piatti dolci che salati.

La ricotta infatti è un ingrediente molto versatile in cucina. Può essere utilizzata come ripieno per paste fresche come ravioli o cannelloni, o in ricette dolci come torte, crostate e cannoli siciliani. È anche spesso impiegata come sostituto della panna o del mascarpone in piatti leggeri, o semplicemente spalmata sul pane con un filo d'olio e pepe. 4. Burrata Se la mozzarella è celebre per la sua elasticità e la ricotta per la sua leggerezza, la burrata è famosa per la sua cremosità unica. Originaria della Puglia, la burrata è una delizia che combina due consistenze in una: l'esterno è simile alla mozzarella, mentre l'interno nasconde un cuore morbido di stracciatella, una miscela di panna e pezzi di mozzarella.

La burrata viene prodotta a partire dalla cagliata della mozzarella, che viene modellata per formare un sacchetto elastico. All'interno di questo sacchetto viene inserita la stracciatella, che è ciò che rende la burrata così irresistibile. Una volta chiusa, la burrata viene rapidamente confezionata per essere consumata freschissima.

Grazie alla sua consistenza cremosa, la burrata è spesso servita da sola o con contorni semplici come pomodori freschi, insalate e pane croccante. È anche utilizzata come ingrediente speciale per elevare piatti come paste, risotti o pizze. La sua ricchezza la rende perfetta per piatti gourmet o per un semplice antipasto capace di esaltare la qualità del formaggio.

  1. Il mascarpone Il mascarpone è un altro formaggio fresco che ha un posto d'onore nella cucina italiana, in particolare nella preparazione dei dolci. Con la sua consistenza densa e cremosa, e il sapore delicatamente burroso, il mascarpone è l'ingrediente principale del tiramisù, uno dei dessert italiani più famosi.

A differenza di altri formaggi freschi, il mascarpone non viene prodotto utilizzando caglio. Il latte, generalmente vaccino, viene addizionato di acido citrico o acido tartarico per provocare la coagulazione della panna. Il risultato è una crema densa, che non subisce ulteriori processi di affinamento.

Il mascarpone è noto soprattutto per il suo utilizzo nei dolci, ma è anche un ingrediente versatile per piatti salati. Oltre al tiramisù, può essere usato per preparare cheesecake, mousse e altre creme. In cucina, può essere utilizzato per arricchire sughi per la pasta o come sostituto della panna nei risotti.

  1. Formaggi freschi stranieri Accanto ai famosi formaggi italiani, ci sono formaggi freschi di tradizione estera che meritano menzione per la loro popolarità e versatilità. Tra questi spiccano il Quark e il Cottage Cheese, due formaggi freschi particolarmente diffusi nel Nord Europa e negli Stati Uniti.

Il Quark è un formaggio fresco molto popolare in Germania e nei Paesi dell'Europa centrale. È un formaggio cremoso, dal sapore leggermente acidulo e con una consistenza simile allo yogurt greco. È utilizzato sia in preparazioni dolci che salate ed è un alimento base nella dieta di molte persone, grazie al suo basso contenuto di grassi e all'alto apporto proteico. Il Quark è spesso impiegato nella preparazione di dolci, torte e dessert leggeri, ma può essere usato anche come base per salse o spalmato sul pane.

Il Cottage Cheese, originario degli Stati Uniti, è un formaggio fresco caratterizzato da una consistenza granulosa e da un sapore delicato. Viene prodotto con latte vaccino scremato, il che lo rende un’opzione leggera e ricca di proteine, particolarmente apprezzata da chi segue una dieta ipocalorica o proteica.

Questo formaggio può essere consumato da solo, magari arricchito con frutta fresca o miele, oppure utilizzato come ingrediente per insalate, piatti salati o anche in dolci leggeri.

  1. Formaggi e intolleranza al lattosio I formaggi freschi tendono a contenere più lattosio rispetto ai formaggi stagionati, poiché non subiscono una lunga fermentazione. Durante la produzione del formaggio, il lattosio si trova in grande quantità nel siero, la parte liquida del latte che viene separata dalla cagliata. Tuttavia, nei formaggi stagionati, il processo di fermentazione porta i batteri lattici a consumare la maggior parte del lattosio, riducendo drasticamente la sua presenza.

In generale, più lungo è il periodo di stagionatura, minore è il contenuto di lattosio nel formaggio: formaggi molto stagionati come il Parmigiano Reggiano, il Grana Padano e il Pecorino sono praticamente privi di lattosio. Ciò li rende alimenti sicuri per chi soffre di intolleranza.

Foto Dott. GIORGIO SCIARRA.jpg

Dott. Giorgio Sciarra

(216 articoli)
Opera presso il Policlinico Umberto I di Roma, dove si sta specializzando in Reumatologia, dopo essersi laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università La Sapienza di Roma con il massimo dei voti. E’ esperto di divulgazione scientifica sui temi della salute, del benessere e dell’alimentazione.
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