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4 Minuti
| 27/11/2025 |
Dott.ssa Claudia Brattini
Beauty

Pelle secca e dermatite atopica: cause e rimedi

Pelle secca e dermatite atopica: cause e rimedi
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La pelle che tira, si screpola, si desquama e pizzica è definita anche pelle xerotica, che dal geco 'xero' significa secco e osis significa malattia. La pelle molto secca e tesa in molti casi coincide anche con la dermatite atopica, una delle malattie infiammatorie della pelle più diffuse. A essere coinvolta è la barriera protettiva della pelle, che perde la sua capacità di scudo. Approfondiamo meglio le due facce della problematica e quali sono i possibili rimedi. La xerosi cutanea - meglio conosciuta come pelle secca cronica - è una delle condizioni più comuni osservate nella pratica dermatologica quotidiana. Colpisce milioni di persone ogni anno, con incidenza particolarmente alta nei soggetti affetti da dermatite atopica o da altre patologie croniche cutanee. La secchezza non è solo una questione estetica: indica la presenza di una alterazione della barriera cutanea, che comporta perdita d’acqua, micro-fissurazioni, prurito e infiammazione. Per questo motivo, oggi la terapia della pelle secca e atopica si concentra sempre più sul ripristino strutturale della barriera attraverso un approccio dermocosmetico scientificamente validato.

Xerosi cutanea: definizione e frequenza

Con il termine Xerosis Cutis si definisce una pelle secca e povera di idrolipidi, ovvero con una ridotta presenza qualitativa e quantitativa di lipidi e sostanze idrofile (come l’NMF - Natural Moisturizing Factor). È una condizione estremamente comune e la prevalenza è in crescita nei paesi industrializzati a causa di fattori ambientali (inquinamento, sbalzi climatici), comportamentali (lavaggi frequenti, detergenti aggressivi) e fisiologici (età, predisposizione atopica).

La dermatite atopica

La Dermatite atopica è una malattia infiammatoria cronica della pelle, molto comune nei bambini ma sempre più frequente anche negli adulti. È causata da un'alterazione della barriera cutanea e secondo ricerche recenti riveste un ruolo anche la disbiosi del microbiota intestinale. Il quadro è aggravato dalla presenza di Staphylococcus aureus. Il sintomo principale è un prurito intenso e persistente, spesso accompagnato da arrossamento, secchezza e lesioni eczematose. Questi disturbi possono compromettere in modo significativo il sonno e la qualità della vita.

Pelle atopica e xerosi: un’unica fragilità

La dermatite atopica e la xerosi cutanea condividono un meccanismo di fondo: la disfunzione della barriera cutanea. La pelle atopica nasce già più fragile sul piano strutturale: uno squilibrio nella produzione di lipidi barriera e fattori idratanti naturali favorisce la disidratazione, l’ingresso di allergeni e l’innesco dell’infiammazione. Nei pazienti atopici, la xerosi è il primo segnale del disturbo e, al contempo, una leva terapeutica centrale. Mantenere la pelle idratata e integra significa ridurre le riacutizzazioni, migliorare la tollerabilità cutanea e limitare l’uso di corticosteroidi o altri farmaci antinfiammatori. Inoltre, l’idratazione profonda riduce anche la sensazione di pelle che tira e il prurito.

Cause della xerosi cutanea

Le cause possono essere molteplici e includono:

• Disfunzione della barriera lipidica • Diminuzione dei fattori idratanti naturali (NMF) • Eccesso di lavaggi, detergenti alcalini e acqua calda • Esposizione a raggi UV e inquinamento ambientale • Patologie croniche associate: dermatite atopica, psoriasi, diabete

Principi fondamentali della terapia dermocosmetica

Il trattamento della pelle atopica e xerotica si prefigge molteplici finalità:

• Idratare gli strati superficiali e profondi dell’epidermide • Compensare la carenza di lipidi di barriera • Ridurre la perdita d’acqua transepidermica (TEWL) • Lenire prurito, eritema e irritazione

L’utilizzo di formulazioni specifiche che combinino componenti idrofile e lipofile consente una correzione funzionale della barriera. Regola d’oro: più la pelle è secca, più la base deve essere lipidica; nelle fasi infiammatorie, invece, è preferibile una base più acquosa e una texture leggera.

Ingredienti chiave supportati da evidenze cliniche

La letteratura scientifica più recente ha identificato una serie di ingredienti attivi in grado di riparare la barriera cutanea e alleviare i sintomi in modo mirato:

Urea – il “gold” standard dell’idratazione Migliora l’idratazione e la coesione dello strato corneo Rinforza la barriera cutanea e le difese naturali Riduce prurito e sensazione di tensione In concentrazioni superiori al 10% svolge anche azione cheratolitica (rimuove le squame) In combinazione con ceramidi e NMF, mostra un’efficacia superiore ai prodotti con sola urea Attenzione: evitare su cute lesionata o infiammata e nei bambini sotto i 2 anni.

Ceramidi– i “mattoni” della barriera lipidica Ricostruiscono la struttura intercellulare Migliorano elasticità e protezione cutanea In combinazione con urea e glicerolo assicurano una barriera più stabile e resiliente

NMF (Natural Moisturizing Factors)

Comprendono urea, acido lattico, PCA, aminoacidi e sali minerali La loro carenza causa ruvidità, desquamazione e microfissure Ripristinarli significa restituire softness e comfort cutaneo.

Glicerolo

Migliora la distribuzione e la ritenzione dell’acqua nella pelle, supporta la naturale funzione idratante dell’epidermide.

Attivi lenitivi

Licochalcone A: efficace nel trattamento dell’eritema Polidocanolo: indicato per il prurito Dexpantenolo: utile per cicatrizzare microfessurazioni

Un approccio quotidiano, costante e scientificamente validato che trasforma la terapia dermocosmetica in una vera forma di prevenzione attiva contro ricadute e infiammazioni.

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Dott.ssa Claudia Brattini

(564 articoli)
All'esperienza di Farmacista ha affiancato quella della divulgazione scientifica nell'ambito della salute, approfondendo tematiche legate alla specializzazione in nutrizione e chimica degli alimenti. E' Giornalista e ha svolto un master di Comunicazione della Salute & Digital Marketing Sanitario, Giornalismo e Data Journalism.
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