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Ashwagandha: benefici principali

Ashwagandha: benefici principali

 

  1. Origine e storia dell'ashwagandha
  2. Composizione chimica dell'ashwagandha
  3. Benefici principali dell'ashwagandha
  4. Ashwagandha e salute ormonale
  5. Effetti collaterali e controindicazioni
  6. Modalità di assunzione dell'ashwagandha
  1. Origine e storia dell'ashwagandha

L'ashwagandha, conosciuta anche come ginseng indiano, è una pianta medicinale che fa parte della tradizione dell'ayurveda, il sistema di medicina indiana. Questa pianta ha guadagnato una popolarità crescente negli ultimi anni in tutto il mondo, grazie alle sue numerose proprietà benefiche per la salute. Il suo utilizzo risale a migliaia di anni fa, quando veniva impiegata come tonico per rafforzare il corpo, alleviare lo stress e promuovere una migliore qualità di vita.

 È una pianta perenne appartenente alla famiglia delle solanacee, originaria delle zone secche dell'India, dell'Africa e del Medio Oriente. Il nome "ashwagandha" deriva dal sanscrito e significa "odore di cavallo", poiché si dice che la radice fresca abbia un odore forte e caratteristico. Alcuni interpretano questo nome anche come un riferimento alla capacità della pianta di conferire la forza e la vitalità di un cavallo.

 Nell'ayurveda, l'ashwagandha è classificata come un'erba rasayana: viene considerata un tonico ringiovanente, utile per rallentare il processo di invecchiamento e migliorare il benessere generale. Nel corso dei secoli, l'ashwagandha è stata usata per trattare una vasta gamma di condizioni, dalle malattie infiammatorie e i disturbi dell'umore, fino alla debolezza fisica e mentale.

La medicina moderna ha iniziato a interessarsi a questa pianta negli ultimi decenni, in quanto molte delle sue proprietà benefiche stanno ricevendo conferme attraverso studi scientifici. Sebbene l'ashwagandha sia ancora oggi principalmente utilizzata nella medicina tradizionale indiana, il suo utilizzo è ormai diffuso in tutto il mondo. 

  1. Composizione chimica dell'ashwagandha

La pianta di ashwagandha contiene una vasta gamma di composti chimici attivi che sono responsabili delle sue proprietà medicinali. Tra i principali troviamo gli withanolidi, un gruppo di lattoni steroidei con effetti adattogeni, antinfiammatori e antiossidanti.

 I principali composti chimici presenti nella radice e nelle foglie dell'ashwagandha sono:

  • Withanolidi: i più noti sono il withaferin a e il withanolide D, che sembra svolgano un ruolo nell'inibire i processi infiammatori e nel modulare il sistema immunitario
  • Alcaloidi: essi includono la somnifera, la tropina e la cuscohygrina, che contribuiscono agli effetti rilassanti e antistress
  • Saponine: le saponine dell'ashwagandha hanno proprietà immunostimolanti e favoriscono l'assorbimento di altri principi attivi
  • Flavonoidi: hanno effetti antiossidanti e protettivi sulle cellule, contribuendo a ridurre il danno ossidativo.

L'insieme di queste sostanze rende l'ashwagandha un rimedio versatile, con un'ampia gamma di applicazioni terapeutiche.

  1. Benefici principali dell'ashwagandha

Sono numerosi i benefici dell’ashwagandha. I principali sono:

  • Riduzione dello stress e dell'ansia: uno degli usi più noti dell'ashwagandha è legato alla sua capacità di ridurre lo stress e l'ansia. Si ritiene che agisca come un adattogeno, ovvero una sostanza che aiuta l'organismo a rispondere meglio agli stress fisici e mentali. Studi scientifici hanno dimostrato che l'ashwagandha può abbassare i livelli di cortisolo, l'ormone dello stress, portando a una riduzione dell'ansia e dei sintomi legati allo stress cronico
  • Miglioramento delle funzioni cognitive: l'ashwagandha è nota anche per il suo potenziale nel migliorare le funzioni cognitive, in particolare memoria, concentrazione e capacità di apprendimento. Ciò è dovuto ai suoi effetti neuroprotettivi e antiossidanti, che aiutano a proteggere il cervello dai danni ossidativi e dall'infiammazione. La pianta è in grado di favorire la rigenerazione delle cellule nervose e migliorare la plasticità cerebrale: diversi studi condotti su animali ed esseri umani hanno dimostrato che l'assunzione di ashwagandha può migliorare le performance cognitive, in particolare in soggetti affetti da disturbi neurodegenerativi come l'Alzheimer
  • Supporto al sistema immunitario: un altro importante beneficio dell'ashwagandha è la sua capacità di rafforzare il sistema immunitario. I withanolidi presenti nella pianta hanno proprietà immunomodulanti: ciò significa che possono sia stimolare che sopprimere il sistema immunitario, a seconda delle necessità dell'organismo. Questa caratteristica rende l'ashwagandha utile sia per chi soffre di infezioni ricorrenti, sia per coloro che hanno malattie autoimmuni o condizioni che causano una risposta immunitaria eccessiva. Inoltre, l'ashwagandha può aumentare la produzione di globuli bianchi, fondamentali per la difesa contro virus e batteri
  • Miglioramento della qualità del sonno: uno degli usi tradizionali dell'ashwagandha è come rimedio naturale per i disturbi del sonno. Essa favorisce il rilassamento, riduce i livelli di stress e aiuta a bilanciare i ritmi circadiani, promuovendo un sonno più profondo e riposante. Una serie di studi scientifici hanno dimostrato che l'assunzione di ashwagandha può aumentare la durata del sonno e migliorare la qualità complessiva del riposo: questa sostanza è dunque un'alternativa naturale ai farmaci sedativi, spesso associati a effetti collaterali indesiderati.
  1. Ashwagandha e salute ormonale

L'ashwagandha ha un impatto significativo sugli ormoni, in particolare quelli legati allo stress, alla fertilità e al metabolismo. Come accennato in precedenza, uno dei principali benefici dell'Ashwagandha è la sua capacità di abbassare i livelli di cortisolo. Il cortisolo è conosciuto come "l'ormone dello stress" e i suoi livelli elevati sono associati a problemi come insonnia, ansia, aumento di peso, ipertensione e disturbi metabolici. L'assunzione di ashwagandha può ridurre la produzione eccessiva di cortisolo, aiutando l'organismo a gestire meglio lo stress e migliorando il benessere generale. 

L’ashwagandha è anche nota per i suoi effetti positivi sul testosterone e sulla fertilità maschile. Alcuni studi hanno dimostrato che l'assunzione regolare di ashwagandha può aumentare i livelli di testosterone negli uomini, migliorando la qualità dello sperma e aumentando le probabilità di concepimento. Un miglioramento della qualità dello sperma è stato osservato in studi condotti su uomini con problemi di infertilità, che mostravano un aumento del numero e della motilità degli spermatozoi dopo l'assunzione di ashwagandha. 

L'ashwagandha inoltre può avere effetti benefici anche sulla salute della tiroide. Alcuni studi hanno suggerito che l'estratto di ashwagandha può aiutare a regolare la produzione di ormoni tiroidei, favorendo un miglior equilibrio metabolico. Questa caratteristica può essere utile sia per chi soffre di ipotiroidismo, una condizione caratterizzata da bassi livelli di ormoni tiroidei, sia per chi ha un metabolismo lento.

  1. Effetti collaterali e controindicazioni

Sebbene l'ashwagandha sia generalmente considerata sicura per la maggior parte delle persone, ci sono alcune controindicazioni e potenziali effetti collaterali da tenere in considerazione. In alcuni casi, l'assunzione di ashwagandha può causare sintomi gastrointestinali come nausea, diarrea o disturbi allo stomaco. Questi sintomi sono generalmente lievi e tendono a scomparire con l'uso continuato. 

L'ashwagandha inoltre non è consigliata per le donne in gravidanza, poiché potrebbe stimolare le contrazioni uterine.

Inoltre, chi assume farmaci per disturbi autoimmuni, ipertiroidismo, insonnia o patologie correlate al fegato dovrebbe consultare un medico prima di assumere integratori a base di ashwagandha, per evitare possibili interazioni o aggravamenti della condizione.

  1. Modalità di assunzione dell'Ashwagandha

L'ashwagandha è disponibile in diverse forme: polvere, capsule, compresse ed estratti liquidi. La forma più tradizionale è la polvere di radice, che può essere mescolata in acqua, latte o infusi. Tuttavia, per comodità, molte persone preferiscono assumere integratori sotto forma di capsule o compresse.

 La dose raccomandata varia a seconda della forma e dell'indicazione terapeutica. Ad esempio, le dosi tipiche vanno da 300 a 500 mg di estratto standardizzato al giorno, con dosi superiori utilizzate per condizioni specifiche come il disturbo d'ansia. Tuttavia, è importante seguire le indicazioni del produttore o consultare un medico per determinare la dose appropriata.

 L'ashwagandha può essere assunta in qualsiasi momento della giornata. Per promuovere il rilassamento e il sonno, è preferibile assumerla di sera.

Dott. Giorgio Sciarra

Dott. Giorgio Sciarra

Opera presso il Policlinico Umberto I di Roma, dove si sta specializzando in Reumatologia, dopo essersi laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università La Sapienza di Roma con il massimo dei voti. E’ esperto di divulgazione scientifica sui temi della salute, del benessere e dell’alimentazione.

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