Perdita di memoria: rimedi ed esercizi per allenare la mente

La memoria si può definire come la capacità di accumulare informazioni e di recuperarle nel corso del tempo; tuttavia, non è un semplice registratore di eventi ma ha un meccanismo più complesso che si avvale anche di input sensoriali. Gli studiosi hanno suddiviso la memoria in tre tipologie: sensoriale, a breve termine e a lungo termine.
I problemi di memoria e concentrazione possono comparire in qualsiasi fascia di età, talvolta sono legati a stanchezza, stress e in casi più rari ad altre patologie correlate. Tuttavia, con gli anni i problemi di perdita di memoria e concentrazione possono diventare più evidenti.Con l’invecchiamento, conservare le informazioni nel cervello risulta più difficile e richiede più tempo, in particolare con la memoria a breve termine, quella che consente l’utilizzo immediato di informazioni recenti. Quando si tratta di persone più anziane, spesso sono i familiari ad accorgersi di problematiche cognitive, ma è importante distinguere quelli che sono eventi fisiologici dalle possibili patologie neurodegenerative come la demenza nelle sue diverse forme. Pertanto, in questi casi è fondamentale il supporto del medico per guidare verso la corretta diagnosi. Il deterioramento delle funzioni cognitive, infatti, non è sempre sinonimo di demenza, la cui distinzione, ribadiamo, è a carico del medico e necessita di una valutazione accurata.
Allenare la mente
Mantenere uno stile di vita sano sicuramente è un valido aiuto ma gli esperti suggeriscono anche di “allenare la mente” ad esempio leggendo libri o guardando film, ascoltando la musica e mantenendo degli hobby. Molto utili sono anche i giochi di logica e memoria come sudoku e scacchi o i anche i classici cruciverba e rebus. Anche imparare nuove parole o evitare on il navigatore per percorrere strade nuove, studiando dalle mappe i percorsi possono essere utili “esercizi” per la memoria.
Rimedi e integratori per la memoria
Integrare la propria dieta con supplementi naturali dedicati al miglioramento della memoria potrebbe rappresentare una valido aiuto ai problemi di memoria. Tra le sostanze più efficaci in questo ambito troviamo l'estratto di Ginkgo biloba, la colina, la pianta ayurvedica Bacopa monnieri, il composto Acetil L-carnitina e numerose vitamine tra cui la fondamentale Vitamina B12. Tra i rimedi naturali per potenziare le capacità cognitive, la Bacopa monnieri emerge come una risorsa preziosa dalla tradizione ayurvedica, oggetto di numerosi studi scientifici. Questa pianta, ricca di principi attivi chiamati bacosidi, favorisce la formazione di connessioni tra neuroni e offre protezione contro i danni ossidativi cerebrali. La sua efficacia è legata anche alla capacità di incrementare i livelli di acetilcolina, neurotrasmettitore fondamentale nei processi mnemonici. Recenti ricerche scientifiche hanno documentato come l'assunzione regolare di bacopa possa migliorare significativamente memoria, concentrazione e capacità di apprendimento in soggetti sani e in pazienti con deficit di memoria. La carenza di sostanze come la alcune vitamine si associa a disordini nel funzionamento del sistema nervoso e alla normale attività del cervello. In particolare, scarsi introiti di vitamina E, C, ** B6 e B12** si associano proprio a ridotte capacità mnemoniche nel tempo. Inoltre, tali sostanze contribuiscono al normale metabolismo energetico e concorrono alla riduzione di stanchezza e affaticamento. La Vitamina E, la vitamina C e il Selenio aiutano a proteggere le cellule dallo stress ossidativo e quindi dall'invecchiamento. Negli ultimi anni diversi studi hanno indagato il** ruolo della vitamina D nel mantenimento delle funzioni cognitive**. Questa vitamina, nota per il suo impatto su ossa e sistema immunitario, sembra avere un’influenza anche sulla salute del cervello. Livelli insufficienti sono stati associati a un rischio maggiore di deterioramento cognitivo e di demenze, inclusa l’Alzheimer. La vitamina D contribuisce infatti alla protezione neuronale, modulando l’infiammazione e favorendo la trasmissione nervosa. Sebbene la relazione non sia del tutto chiarita, gli esperti concordano sull’importanza di mantenere livelli adeguati tramite esposizione al sole, dieta o integrazione, se necessaria.
Colina e benefici per la memoria
La colina è una molecola essenziale, simile a una vitamina, che svolge un ruolo fondamentale nel cervello. Si tratta, infatti, di un precursore dell'acetilcolina, il principale neurotrasmettitore legato a memoria e apprendimento. È particolarmente importante nello sviluppo cerebrale del feto e nei primi anni di vita, ma anche negli adulti contribuisce al mantenimento della memoria e della concentrazione. La colina favorisce la plasticità sinaptica, cioè la capacità del cervello di modificarsi e creare nuove connessioni. Una carenza, infatti, può portare a difficoltà cognitive o declino mnemonico. La si trova in natura nelle uova (soprattutto tuorlo) ma è abbondante anche in fegato, carne, pesce e legumi. Altre buone fonti vegetali sono broccoli, cavolfiore di Bruxelles, spinaci e il cavolfiore. Per massimizzare i benefici di questi supporti naturali, è essenziale integrarli in un approccio olistico al benessere cognitivo. Vale la pena ricordare che questi supplementi non sostituiscono i pilastri fondamentali della salute cerebrale: un'alimentazione equilibrata, l'attività fisica regolare e un riposo adeguato. Piuttosto, rappresentano un complemento strategico per ottimizzare le funzioni cognitive e sostenere i naturali processi mnemonici del cervello. Infine, è importante sottolineare l'importanza di consultare un professionista sanitario prima di iniziare qualsiasi regime di supplementazione.
