

Perchè è importante informarsi sull'obesità
L'obesità rappresenta una delle sfide sanitarie più gravi del nostro tempo, eppure viene ancora troppo spesso sottovalutata, fraintesa, avvolta da falsi miti e ridotta a un semplice problema estetico. In realtà, è una condizione medica complessa e seria, che si sviluppa in modo silenzioso e può compromettere quasi ogni sistema del corpo, anche prima che compaiano sintomi evidenti.
Anche se il grasso corporeo è spesso visto in modo negativo, è importante adottare una prospettiva più equilibrata: le cellule adipose svolgono ruoli fondamentali per il corretto funzionamento dell’organismo e si distinguono in due principali tipologie di tessuto adiposo:


Di conseguenza, l’obesità non riguarda solo un eccesso di grasso, ma anche la presenza di grasso “sbagliato” nei posti sbagliati, il che può comportare rischi per la salute anche in persone con un peso corporeo apparentemente normale, a causa di elevate quantità di grasso viscerale. Questo fenomeno è noto come fenotipo “magro fuori, grasso dentro”.
Cos'è esattamente l'obesità
L’obesità è definita come un accumulo eccessivo e non salutare di grasso corporeo che compromette la salute e riduce l’aspettativa di vita. I medici la diagnosticano più frequentemente utilizzando l’Indice di Massa Corporea (IMC), un calcolo basato su altezza e peso:


L’obesità come emergenza sanitaria pubblica in crescita
Il sovrappeso e le sue conseguenze rappresentano in larga parte un problema dell’era moderna, causato da uno stile di vita sedentario e dalle abitudini tipiche della società contemporanea. In Italia, il numero di persone obese è raddoppiato negli ultimi trent’anni, raggiungendo livelli preoccupanti:


Se non adeguatamente gestita, l’obesità può avere gravi conseguenze sulla salute. I dati parlano chiaro: ogni aumento di 5 punti dell’IMC comporta un incremento del rischio di mortalità di circa il 30%, sia negli uomini che nelle donne. Questo può ridurre l’aspettativa di vita di 2–4 anni, e fino a 10 anni nei soggetti che fumano.
La tendenza all’aumento del sovrappeso e delle patologie correlate non colpisce solo l’individuo, ma anche la società nel suo complesso: nel 2020, i costi sanitari diretti legati all’obesità in Italia ammontavano a circa 7,9 miliardi di euro, a cui si aggiungono 5,45 miliardi di euro di perdite di produttività. In totale, si tratta di 289 euro per cittadino all’anno tra spese sanitarie e mancata produzione economica.
Sebbene la prevenzione sia fondamentale, anche la gestione attiva del peso nelle persone obese o in sovrappeso può fare una grande differenza: perdere anche solo il 5–10% del proprio peso corporeo in modo duraturo può dimezzare il rischio di diabete, migliorare la pressione arteriosa, aumentare la qualità della vita e prolungare la vita di diversi anni.
Le conseguenze da non sottovalutare: le patologie secondarie
L’obesità non è solo un numero sulla bilancia. È una malattia complessa e multifattoriale con conseguenze estese, in quanto può causare numerose patologie secondarie e complicazioni:
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Diabete di tipo 2: l’80% dei casi è legato all’eccesso di peso. Il tessuto adiposo ostacola l’azione dell’insulina, provocando iperglicemia e complicanze a lungo termine, conseguenza diretta del persistere di un’insulino-resistenza non trattata.
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Malattie cardiovascolari: l’obesità accelera l’insorgenza di ipertensione, colesterolo alto e ostruzione delle arterie. Il rischio di infarto e ictus raddoppia con un IMC superiore a 30.
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Tumori: l’obesità aumenta il rischio di almeno 13 tipi di cancro, tra cui quelli al seno, colon, utero, rene e pancreas.
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Problemi respiratori: il grasso localizzato nell’addome e nel collo può causare apnea notturna, affanno e asma. Tra il 60% e il 90% dei casi è associato a un eccesso di peso significativo.
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Danni articolari: ogni 5 kg in più aumentano del 36% il rischio di artrosi al ginocchio.
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Salute mentale: l’obesità raddoppia il rischio di depressione e disturbi d’ansia, spesso aggravati da stigma sociale e isolamento.
Perché l’obesità è così diffusa? (oltre il “mangia meno, muoviti di più”)
La scienza è chiara: l’obesità è causata da uno squilibrio calorico prolungato nel tempo. Tuttavia, molti fattori influenzano l’alimentazione, l’attività fisica e l’accumulo di grasso:
E’ una condizione in cui le cellule del corpo diventano meno sensibili all'azione dell'insulina, un ormone che regola i livelli di glucosio nel sangue. È strettamente associata all'obesità e può portare a problemi di salute come il diabete di tipo 2. L'eccesso di tessuto adiposo, soprattutto viscerale, rilascia acidi grassi liberi e citochine infiammatorie che interferiscono con l'azione dell'insulina, contribuendo a un circolo vizioso di aumento di peso e alterazioni metaboliche. L'insulino resistenza e l'obesità sono strettamente interconnesse, e la relazione tra le due condizioni è complessa. In molti casi, l'insulino resistenza può essere sia una causa che una conseguenza dell'obesità, creando un circolo vizioso.
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L’obesità non è un destino inevitabile. Indipendentemente dalla tua storia familiare, dal tuo peso attuale o dal punto da cui parti, esistono strategie efficaci per prevenire e gestire l’obesità. Il successo duraturo non dipende solo dalla forza di volontà: comprendere il proprio corpo, l’ambiente che ci circonda e ricevere il giusto supporto fa davvero la differenza.

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