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4 Minuti
| 27/11/2025 |
Dott.ssa Claudia Brattini
Salute e Benessere

Il ruolo dei collutori nell'igiene orale: efficacia, benefici e limiti nel controllo della placca e della gengivite

Il ruolo dei collutori nell'igiene orale: efficacia, benefici e limiti nel controllo della placca e della gengivite
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I collutori rappresentano uno degli strumenti più diffusi per mantenere una corretta igiene orale. Si tratta di una soluzione liquida usata con cui eseguire risciacqui del cavo orale con finalità igieniche, preventive o, in alcuni casi anche, terapeutiche. Sebbene molti lo considerino un gesto scontato della routine quotidiana, il suo effettivo valore dipende dal tipo di prodotto scelto ma anche dalle corrette modalità cui viene utilizzato.

Cos'è il colluttorio e come agisce

Il collutorio non sostituisce spazzolino e filo interdentale, ma ne potenzia l'efficacia, raggiungendo zone della bocca difficili da pulire meccanicamente, come spazi interdentali e aree sub gengivali.

La sua azione può essere di tipo:

• Cosmetico, quando serve semplicemente a rinfrescare l'alito o ad aumentare la sensazione di pulizia. • Terapeutico, quando contiene principi attivi in grado di ridurre la placca batterica, prevenire gengiviti o rinforzare lo smalto dentale.

Collutori e placca dentale: un aiuto chimico alla pulizia meccanica

La placca batterica è un sottile biofilm composto da colonie di microrganismi che si depositano sulle superfici dentarie. Se non rimossa regolarmente, può causare gengivite e, nei casi più gravi, parodontite. La rimozione meccanica tramite spazzolamento e filo interdentale rimane la strategia più efficace, ma in alcune situazioni – come nel post-operatorio, in presenza di apparecchi ortodontici o ridotta manualità – può risultare insufficiente. In questi casi entra in gioco il collutorio antisettico, utile per ridurre la carica microbica e contenere l'infiammazione delle gengive. Tuttavia, non tutti i collutori sono uguali: variano per principi attivi, indicazioni e tollerabilità.

Sintomi da non ignorare: quando il collutorio è utile

Le problematiche più comuni che richiedono l’utilizzo del collutorio sono gengivite, sanguinamento delle gengive, parodontite, carie, accumulo di placca o recessione delle gengive. Le gengive che sanguinano, si arrossano o si gonfiano sono tra i primi segni di infiammazione. In questi casi, un collutorio con principi attivi antisettici specifici può aiutare a ridurre la carica batterica e favorire la guarigione, ma deve essere associato a una scrupolosa igiene domiciliare e a una visita odontoiatrica. La gengivite è un problema che non va trascurato: affrontarlo in modo tempestivo significa prevenire l'evoluzione verso forme più gravi di malattia parodontale.

Principi attivi più efficaci nei collutori

Ecco le principali sostanze impiegate nei collutori e il loro ruolo nell'igiene orale:

Clorexidina

È considerata la sostanza primaria tra gli antisettici orali. Efficace nel ridurre placca e sanguinamento gengivale, viene impiegata soprattutto dopo interventi chirurgici o in fasi acute di gengivite. Tuttavia, l'uso prolungato può provocare pigmentazioni dentarie, alterazioni del gusto e irritazioni mucose, motivo per cui andrebbe limitato a periodi brevi non superiori ai 14 giorni.

Cetilpiridinio Cloruro

Agente tensioattivo con azione antimicrobica moderata, ben tollerato e con pochi effetti collaterali. È indicato per un uso quotidiano e prolungato, anche se la sua efficacia è inferiore rispetto alla clorexidina.

Oli essenziali

Prodotti come quelli a base di timolo, eucaliptolo e mentolo (ad esempio alcune formulazioni commerciali note) riducono placca e gengivite grazie all’azione dei composti aromatici. Offrono una piacevole sensazione di freschezza e contrastano l’alitosi, ma contengono alcool e possono irritare le mucose in soggetti sensibili.

Fluoruri e zinco

Si tratta di sostanze utili nella prevenzione della carie e nel controllo dell’alitosi. Rinforzano lo smalto e contribuiscono a mantenere l’equilibrio microbico del cavo orale. Lo zinco, in particolare, lo zinco svolge attività antibatteriche e antisettiche.

Come usare correttamente il collutorio

Per ottenere un risultato efficace e sicuro:

• Utilizzare il collutorio dopo lo spazzolamento e il passaggio del filo interdentale. • Risciacquare la bocca per 30–60 secondi con circa 10–15 ml di prodotto, senza diluirlo (salvo diversa indicazione). • Evitare di mangiare o bere per almeno 30 minuti dopo il risciacquo per non vanificare l'effetto del principio attivo.

I collutori sono alleati preziosi dell'igiene orale, ma solo se selezionati e impiegati correttamente. L'uso quotidiano di prodotti specifici per la propria problematica, l'integrazione con spazzolino e filo, e il controllo periodico dal dentista garantiscono risultati duraturi. In caso di cicli prolungati o prodotti ad alta concentrazione, meglio chiedere il parere del dentista.

Le domande più frequenti in farmacia FAQ

Quanto collutorio usare al giorno?

Frequenza: 1–2 volte al giorno (di solito mattina e sera). I collutori "terapeutici" (es. alla clorexidina) vanno usati a cicli brevi su indicazione del dentista. Quantità: 10–20 ml (tappo dosatore).

Collutorio prima o dopo lo spazzolamento?

Meglio dopo spazzolino e filo/scovolini, così raggiunge le aree dove le setole non arrivano. Ricorda che il collutorio non sostituisce spazzolino e filo.

Il collutorio contiene alcol: meglio con o senza?

L’alcol si usa come un solvente/preservante e non è l'ingrediente principale "antibatterico". Spesso aiuta la stabilità di formulazioni con oli essenziali ma può dare bruciore o secchezza, pertanto, è sconsigliato per chi ha mucose sensibili, bocca secca, afte ricorrenti, per bambini e in gravidanza/allattamento.

I bambini possono usare il collutorio? Da che età e con quali precauzioni?

<6 anni: generalmente no, per rischio di ingestione. 6–12 anni: solo se in grado di sciacquare e sputare il prodotto, sempre sotto supervisione di un adulto; da preferire le formulazioni senza alcol e, se serve, con fluoro specifico pediatrico. Dose/uso: piccole quantità (circa 5–10 ml) ogni 30–60 secondi In caso di carie frequenti, apparecchio o gengive infiammate, chiedi consiglio al dentista per il tipo più adatto.

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Dott.ssa Claudia Brattini

(564 articoli)
All'esperienza di Farmacista ha affiancato quella della divulgazione scientifica nell'ambito della salute, approfondendo tematiche legate alla specializzazione in nutrizione e chimica degli alimenti. E' Giornalista e ha svolto un master di Comunicazione della Salute & Digital Marketing Sanitario, Giornalismo e Data Journalism.
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