Secchezza vaginale: un problema femminile di cui si parla ancora troppo poco
1. Secchezza vaginale: un problema sottovalutato che riguarda molte donne
2. Secchezza vaginale: quali sono i sintomi?
3. Da quali fattori dipende la secchezza vaginale?
4. La secchezza vaginale come conseguenza del trattamento oncologico
5. I rimedi utili per contrastarla
1. Secchezza vaginale: un problema sottovalutato che riguarda molte donne
Non se ne parla volentieri, ma riguarda una donna su due. La secchezza vaginale non è soltanto un disagio intimo, ma un segnale che il corpo femminile invia quando qualcosa - ormoni, stress, trattamenti medici o altre condizioni - altera il suo naturale equilibrio. Eppure, secondo dati diffusi da diverse società scientifiche, circa il 90% delle donne che ne soffrono tende a non affrontare il problema, per imbarazzo o per la convinzione che "passerà da solo". Un silenzio che peggiora il disagio e priva molte donne della possibilità di una vita sessuale e relazionale appagante. È importante sottolineare che la secchezza vaginale è un disturbo che non riguarda soltanto le donne in menopausa, ma può colpire qualunque donna ad ogni età e per diversi motivi. Si tratta di un segnale dell’atrofia vaginale, l’assottigliamento della parete della vagina associato ad infiammazione.
2. Secchezza vaginale: quali sono i sintomi?
Molto spesso questo disturbo provoca dolore e sanguinamento durante i rapporti sessuali e disturbi dell'apparato urinario.
Altri sintomi comprendono:
- Irritazione
- Prurito
- Bruciore vaginale
- Riduzione del desiderio sessuale
- Difficoltà a raggiungere l’orgasmo
- Stimolo frequente o urgenza di urinare
- Frequente comparsa di infezioni urinarie (come ad esempio la cistite).
3. Da quali fattori dipende la secchezza vaginale?
Il principale fattore è la diminuzione degli estrogeni, gli ormoni che mantengono elastici e ben lubrificati i tessuti vaginali. Tuttavia, la secchezza può originare anche da altre condizioni:
- Menopausa naturale o chirurgica
- Periodi di gravidanza e allattamento
- Terapia
- Interventi chirurgici ginecologici
- Disturbi alimentari o forte perdita di peso
- Fumo di sigaretta
- Alcuni farmaci, tra cui antibiotici e contraccettivi orali
- Lavande vaginali eccessive o non prescritte
- Anche infezioni come Candida, Vaginite o malattie sessualmente trasmesse possono peggiorare la secchezza, pur non essendone la causa diretta.
4. La secchezza vaginale come conseguenza del trattamento oncologico
La secchezza vaginale è uno dei sintomi provocati da un trattamento chemioterapico. La radioterapia pelvica, inoltre, può danneggiare i vasi sanguigni che irrorano la vagina, riducendo l'afflusso di sangue necessario a una risposta sessuale adeguata. Queste alterazioni rendono la secchezza vaginale un effetto collaterale comune nel percorso oncologico, che merita attenzione e un approccio terapeutico dedicato. Affrontare apertamente il tema con il proprio ginecologo o oncologo è fondamentale per ricevere indicazioni personalizzate e sicure.
5. I rimedi utili per contrastarla
Dopo aver escluso cause patologiche con l'aiuto del proprio ginecologo, è possibile trovare sollievo dalla secchezza vaginale attraverso i seguenti comportamenti:
- Applicare regolarmente idratanti vaginali
- Prediligere saponi delicati per l'igiene intima, adatti alla propria età (prepubere, età fertile, menopausa) e privi di profumi
- Utilizzare lubrificanti prima dei rapporti
- Evitare il ricorso a lavande vaginali, se non prescritte dal proprio medico.
E non dimentichiamo del nostro alleato più prezioso: l’acido ialuronico, una sostanza naturalmente presente nei tessuti umani che aiuta a mantenere elasticità e idratazione. In ambito ginecologico, può essere applicato sulla mucosa vaginale e sulle labbra vulvari per stimolare l'attività dei fibroblasti, migliorando la troficità dei tessuti. Si tratta di una soluzione che deve comunque essere valutata dal medico, soprattutto durante Perimenopausa e Menopausa, quando il calo di estrogeni altera maggiormente la mucosa.


