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3 Minuti
| 25/11/2025 |
Dott.ssa Claudia Brattini
Salute e Benessere

Secchezza vaginale: un problema femminile di cui si parla ancora troppo poco

Secchezza vaginale: un problema femminile di cui si parla ancora troppo poco
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1. Secchezza vaginale: un problema sottovalutato che riguarda molte donne

2. Secchezza vaginale: quali sono i sintomi?
3. Da quali fattori dipende la secchezza vaginale?
4. La secchezza vaginale come conseguenza del trattamento oncologico
5. I rimedi utili per contrastarla

1. Secchezza vaginale: un problema sottovalutato che riguarda molte donne

Non se ne parla volentieri, ma riguarda una donna su due. La secchezza vaginale non è soltanto un disagio intimo, ma un segnale che il corpo femminile invia quando qualcosa - ormoni, stress, trattamenti medici o altre condizioni - altera il suo naturale equilibrio. Eppure, secondo dati diffusi da diverse società scientifiche, circa il 90% delle donne che ne soffrono tende a non affrontare il problema, per imbarazzo o per la convinzione che "passerà da solo". Un silenzio che peggiora il disagio e priva molte donne della possibilità di una vita sessuale e relazionale appagante. È importante sottolineare che la secchezza vaginale è un disturbo che non riguarda soltanto le donne in menopausa, ma può colpire qualunque donna ad ogni età e per diversi motivi. Si tratta di un segnale dell’atrofia vaginale, l’assottigliamento della parete della vagina associato ad infiammazione.

2. Secchezza vaginale: quali sono i sintomi?

Molto spesso questo disturbo provoca dolore e sanguinamento durante i rapporti sessuali e disturbi dell'apparato urinario.

Altri sintomi comprendono:

  • Irritazione
  • Prurito
  • Bruciore vaginale
  • Riduzione del desiderio sessuale
  • Difficoltà a raggiungere l’orgasmo
  • Stimolo frequente o urgenza di urinare
  • Frequente comparsa di infezioni urinarie (come ad esempio la cistite).

3. Da quali fattori dipende la secchezza vaginale?

Il principale fattore è la diminuzione degli estrogeni, gli ormoni che mantengono elastici e ben lubrificati i tessuti vaginali. Tuttavia, la secchezza può originare anche da altre condizioni:

  • Menopausa naturale o chirurgica
  • Periodi di gravidanza e allattamento
  • Terapia
  • Interventi chirurgici ginecologici
  • Disturbi alimentari o forte perdita di peso
  • Fumo di sigaretta
  • Alcuni farmaci, tra cui antibiotici e contraccettivi orali
  • Lavande vaginali eccessive o non prescritte
  • Anche infezioni come Candida, Vaginite o malattie sessualmente trasmesse possono peggiorare la secchezza, pur non essendone la causa diretta.

4. La secchezza vaginale come conseguenza del trattamento oncologico

La secchezza vaginale è uno dei sintomi provocati da un trattamento chemioterapico. La radioterapia pelvica, inoltre, può danneggiare i vasi sanguigni che irrorano la vagina, riducendo l'afflusso di sangue necessario a una risposta sessuale adeguata. Queste alterazioni rendono la secchezza vaginale un effetto collaterale comune nel percorso oncologico, che merita attenzione e un approccio terapeutico dedicato. Affrontare apertamente il tema con il proprio ginecologo o oncologo è fondamentale per ricevere indicazioni personalizzate e sicure.

5. I rimedi utili per contrastarla

Dopo aver escluso cause patologiche con l'aiuto del proprio ginecologo, è possibile trovare sollievo dalla secchezza vaginale attraverso i seguenti comportamenti:

  • Applicare regolarmente idratanti vaginali
  • Prediligere saponi delicati per l'igiene intima, adatti alla propria età (prepubere, età fertile, menopausa) e privi di profumi
  • Utilizzare lubrificanti prima dei rapporti
  • Evitare il ricorso a lavande vaginali, se non prescritte dal proprio medico.

E non dimentichiamo del nostro alleato più prezioso: l’acido ialuronico, una sostanza naturalmente presente nei tessuti umani che aiuta a mantenere elasticità e idratazione. In ambito ginecologico, può essere applicato sulla mucosa vaginale e sulle labbra vulvari per stimolare l'attività dei fibroblasti, migliorando la troficità dei tessuti. Si tratta di una soluzione che deve comunque essere valutata dal medico, soprattutto durante Perimenopausa e Menopausa, quando il calo di estrogeni altera maggiormente la mucosa.

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Dott.ssa Claudia Brattini

(564 articoli)
All'esperienza di Farmacista ha affiancato quella della divulgazione scientifica nell'ambito della salute, approfondendo tematiche legate alla specializzazione in nutrizione e chimica degli alimenti. E' Giornalista e ha svolto un master di Comunicazione della Salute & Digital Marketing Sanitario, Giornalismo e Data Journalism.
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